Ai Giochi di Rio attacchi senza mezzi termini contro atleti con un passato macchiato dal doping: Michael Phelps si unisce alle critiche della connazionale Lilly King, oro nei 100 rana, contro la russa
Ai Giochi di Rio attacchi senza mezzi termini contro atleti con un passato macchiato dal doping: Michael Phelps si unisce alle critiche della connazionale Lilly King, oro nei 100 rana, contro la russa Yuliya Efimova, argento, che è stata ammessa in extremis dal Tribunale arbitrale dello sport.
“Ho dimostrato che si può vincere puliti”, ha sottolineato King. “È triste che chi è risultato positivo, perfino due volte, abbia l’opportunità di nuotare”, ha affermato Phelps.
Anche la lituana Ruta Meilutyte si è unita alle critiche: “Credo che Lilly sia stata molto coraggiosa nell’esprimere la propria opinione appena dopo essere diventata campionessa. Ha detto quello che pensiamo tutti, che Yulia non avrebbe dovuto essere lì”.
Camille Lacourt ha usato toni ancora più forti contro il cinese Sun Yang: “fa pipì viola”, ha tuonato il francese contro il vincitore dei 200 metri stile libero, sospeso per tre mesi nel 2014 dopo essere risultato positivo a uno stimolante.
Nella polemica è intervenuto anche l’otto volte campione del mondo Michael Johnson: si è augurato che il Cio escluda dai Giochi qualsiasi atleta anche con una sola sospensione per doping alle spalle.