Metodi di insegnamento innovativi

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C‘è molto dibattito sull’efficacia delle diverse tecniche di insegnamento. Ma una cosa sulla quale quasi tutti sono d’accordo è il bisogno di

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C‘è molto dibattito sull’efficacia delle diverse tecniche di insegnamento. Ma una cosa sulla quale quasi tutti sono d’accordo è il bisogno di innovazione e creatività. Nel corso di questa edizione incontreremo due insegnanti che, sulla metodologia d’insegnamento, si sono sbarazzati delle vecchie regole.

Cisgiordania: curare i traumi con il gioco

Hanan Al-Hroub è stata recentemente insignita del Global Teacher Prize, il premio, accompagnato da un assegno da un milione di dollari, al miglior insegnante del mondo. Il suo metodo è specificamente sviluppato per i bambini palestinesi traumatizzati. Oggi è un modello per molti educatori. Siamo andati a incontrarla.

Benvenuti nel mondo di Hanan al-Hroub: una classe scolastica ad Al-Bireh, un piccolo villaggio non lontano da Ramallah. Per questa insegnante palestinese la scuola dovrebbe essere un luogo di gioia, serenità e sicurezza. Secondo lei i bambini, per imparare, devono sentirsi felici.

Hanan Al Hroub, insegnante:
“Abbiamo appena fatto matematica. Ma la lezione era troppo difficile, e quindi avevamo bisogno di un po’ d’attività per ricaricare le batterie dei bambini”.

I suoi metodi si basano su racconti e giochi, anche quando si tratta delle scienze.

Hanan Al Hroub, insegnante:
“Il gioco che abbiamo fatto con le calze è per concentrarci sulle sottrazioni e le addizioni. I bambini prendono una molletta, sulla quale è scritto un problema. Per esempio 2+5, che fa 7. Allora gli studenti devono cercare una calza con il numero 7. E quindi attaccano la calza con la risposta esatta alla molletta. Durante il gioco si sono aiutati tra di loro, anche se non era richiesto, e dopo dovevano correre e attaccare la molletta al filo per i panni. È una gara che sviluppa la capacità di contare”.

Una cosa è molto importante per lei: i bambini traumatizzati hanno bisogno di giocare. Se ne accorse quando i suoi figli videro il padre ferito dalle pallottole dei militari israeliani.

Hanan Al Hroub, insegnante:
“Erano stressati, traumatizzati, e dovevo trovare un modo per liberarli da questo trauma che si portavano dentro. L’incidente è passato, ma le conseguenze sono state il fallimento scolastico, la perdita di fiducia in sé e negli altri. Io stessa ho avuto un’infanzia difficile. Ora gioco con i bambini nella classe, è come se tornassi ad essere bambina e mi diverto”.

Questi metodi d’insegnamento piacciono molto a Hala, 7 anni. Ci accoglie con la madre a casa sua, a Ramallah. È molto timida e sensibile, per lei all’inizio non è stato facile andare a scuola. Ma le cose sono cambiate.

Hala Saladin, allieva:
“Mi piace perché studio giocando.”

Hane Saladin, madre di Hala:
“Grazie a Hanan la bambina ora è contenta di alzarsi la mattina perché vuole imparare e giocare.
Non le piaceva la scuola. Rispetto agli altri della sua età, le sue conoscenze erano basse. Ma adesso la pensa diversamente”.

Alla madre piace anche l’approccio psicologico di Hanan.

Hane Saladin, madre di Hala:
“Ha fatto sparire l’energia negativa che avevano accumulato. Il mondo in cui vivranno sarà diverso, non sarà solo fatto di guerra, distruzione e odio. Guarderanno alla vita da un altro punto di vista”.

Con il milione di dollari vinti, Hanan vuole creare un’Accademia per gli insegnanti.

Hanan Al Hroub, insegnante:
“Con questa vittoria mando un messaggio a tutti gli insegnanti del mondo: insieme possiamo spingere il cambiamento, insieme abbiamo un potere e possiamo impegnarci per il cambiamento che vogliamo, per le generazioni future, se saremo uniti. Questo premio rappresenta questo potere e l’unità globale, a partire da qui”.

Per maggiori informazioni:
http://www.globalteacherprize.org/winner-2016

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USA: dal fallimento alla ceratività

Quando iniziò a insegnare, 25 anni fa, Joe Fatheree capì rapidamente che i suoi studenti non davano le risposte desiderate. Invece di abbandonare, modificò l’approccio servendosi anche della musica e di altri mezzi. Siamo andati negli Stati Uniti a vedere come funziona il suo approccio.

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In un piccolo centro nell’Illinois c‘è un insegnante che dice ai suoi ragazzi di sognare in grande e di accogliere il fallimento come un modo di sbloccare la creatività.
Joe Fatheree è sempre in movimento, e aiuta gli studenti con un’infinità di progetti creativi che si svolgono anche simultaneamente in diverse classi.

Joe Fatheree, insegnante:
“Non posso pensare a insegnare in un altro modo. Sono nella classe e mi vengono queste ispirazioni durante tutta la giornata”.

Fatheree ha avuto la sua illuminazione anni fa, dopo aver quasi lasciato l’insegnamento perché non si sentiva in grado di interessare i ragazzi alle sue lezioni di grammatica.

Joe Fatheree, insegnante:
“Dicevo : prima di tutto, mi posso solo scusare, il problema sono io. Sistemeremo tutto questo, a partire da oggi. Troveremo delle cose che vi connettano al mondo reale. E quindi sarete voi ad aiutarmi a realizzare progetti comuni”.

Iniziò con la musica: gli studenti scrivevano canzoni su soggetti che avevano scoperto nella poesia classica.

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Adesso le classi multimediali di Fatheree passano dalla stampa in 3D alla scrittura alle performance alla costruzione, e agli studenti viene data libertà di creare.

Joe Fatheree, insegnante:
“Imparare a gestire il proprio tempo, a gestire un progetto, a collaborare, a gestire le critiche costruttive e anche quelle distruttive. Queste sono tutte capacità di cui i ragazzi hanno bisogno per aver successo nella vita. Però, sfortunatamente, molti di loro non hanno avuto questa possibilità”.

Il lavoro di gruppo è una delle caratteristiche dell’insegnamento di Fatheree. Mentre una troupe filmava la canzone country di un ragazzo, un montatore inseriva uno sfondo, e un grafico realizzava illustrazioni sul tema del Far West per il video…

Oliver Passalacqua, studente:
“Si tratta di trovare quello che vuoi fare e quello che ti appassiona, e poi trasformarlo in qualcosa”.

Jessica Starrett, studente:
“Ne ho ricavato una grande realizzazione, sia dal punto di vista emozionale che pratico, per essere capace di fare cose come questa”.

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Anche se l’approccio di Fatheree non era ben visto inizialmente, ora l’istituto sta formando altri insegnanti ai suoi metodi di insegnamento centrati sullo studente.

Jason Fox, Preside della Effingham High School:
“Il fallimento è una parte fondamentale dei suoi corsi. I ragazzi capiscono che tocca a tutti, e imparano a ripartire. È per questo che riescono a realizzare tutte quelle cose”.

Un ex allievo che oggi ha un’officina di autoriparazioni dice che l’insegnamento di Fatheree lo ha aiutato ad aver successo negli affari.

Jake Buhnerkempe, ex allievo di Fatheree:
“Era più o meno in questi termini: provaci, perché anche se fallirai imparerai qualcosa di utile per la prossima sfida. E in generale negli affari funziona così. Prendi un problema, giraci intorno ed escine con una soluzione positiva”.

Per gli imprenditori locali Fatheree ha contribuito ad arrestare la fuga dei cervelli, permettendo a ragazzi intelligenti e creativi di non lasciare il paese per avviare le loro carriere.

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Norma Lansing, Camera di Commercio della Contea di Effingham:
“Ogni giorno lui connette il mondo con Effingham, e questa è una cosa importantissima per la nostra comunità”.

Per ulteriori informazioni:

https://www.youtube.com/watch?v=i0fgs1aGtwA

http://www.globalteacherprize.org/top-10-finalist/joe-fatheree

Se sei un insegnante e hai sperimentato metodi di insegnamento innovativi, faccelo sapere. Contattaci sui social media.

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