Il Fondo Monetario Internazionale rivede al ribasso le stime sulla crescita in Italia, per gli effetti della Brexit.
Il Fondo Monetario Internazionale rivede al ribasso le stime sulla crescita in Italia, per gli effetti della Brexit. Nel 2016 prevede un aumento del Pil sotto l’1% (e non più dell’1,1%), mentre l’anno prossimo l’FMI si aspetta circa 1% (e non più l’1,3%).
L’istituzione guidata da Christine Lagarde esorta l’Italia a ridurre il debito, il più alto della zona euro in termini nominali. Quest’anno sfiorerà il 133%, mentre scenderà soltanto nel 2017 secondo l’FMI.
Infine l’allarme sulla volatilità dei mercati sulla situazione delle banche italiane con i 360 miliardi di crediti deteriorati. “Se si materializzassero rischi al ribasso – nota il Fondo – le ripercussioni a livello regionale e globale potrebbero essere notevoli visto il peso sistemico dell’Italia”.