Le violenze non si fermano in Sud Sudan

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Di Euronews
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Sono saliti ad almeno 272 i morti nella capitale. A Giuba da giovedì gli scontri tra l'esercito che fa capo al presidente Salva Kiir e le milizie fedeli al vicepresidente Riek Machar hanno riaperto il

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Sono saliti ad almeno 272 i morti nella capitale. A Giuba, da giovedì, gli scontri tra l’esercito che fa capo al Presidente Salva Kiir e le milizie fedeli al Vicepresidente Riek Machar sono ripresi.

La guerra civie attraversa non solo la capitale, anche diverse regioni del Paese. A fine giugno il responsabile di una commissione di vigilanza sul cessate il fuoco ha qualificato il livello delle violenze “spaventoso”.

Le Nazioni Unite hanno fatto appello alle due fazioni per porre fine agli scontri, ribadendo la necessità di un credibile impegno per la pace.

Dal 2013 i combattimenti tra le fazioni pro Machar e pro Kiir hanno causato non solo migliaia di morti, anche una grave crisi umanitaria, poiché hanno costretto alla fuga tre milioni di persone e reso dipendenti 5 milioni di abitanti dagli aiuti umanitari.

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