Venezuela: la crisi infinita

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Di Euronews
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Ultimo giorno di razionamento dell’elettricità in Venezuela, almeno secondo l’annuncio fatto sabato dal presidente Nicolás Maduro.

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Ultimo giorno di razionamento dell’elettricità in Venezuela, almeno secondo l’annuncio fatto sabato dal presidente
Nicolás Maduro.

Da aprile il governo aveva messo in atto diverse misure per economizzare l’elettricità. Tra queste il taglio della corrente in tutto il Paese 4 ore al giorno per 40 giorni consecutivi.

Provvedimento che ha portato sull’orlo del fallimento molte imprese, come questo garage, dove ogni cosa funziona a elettricità: “Se continua così – dice il proprietario – fra due mesi dovrò licenziare il personale, lasciare a casa i dipendenti, non riesco più a tenerli”.

È il fenomeno oceanico chiamato El Niño ad aver provocato la grave siccità che ha privato d’acqua la diga della centrale idroelettrica di Guri, che fornisce il 70% dell’energia elettrica al Paese. Il ripristino della centrale dovrebbe metter fine alla penuria. Almeno, questo è quello che assicura l’esecutivo.

Ma il Venezuela ha anche altri problemi: nel 2015 i proventi del petrolio sono crollati del 41% rispetto all’anno precedente e il greggio rappresenta il 96% sul totale delle esportazioni.

Il Paese è nella crisi più nera: nei supermercati gli scaffali sono vuoti, gli alimenti e i prodotti di prima necessità vengono razionati, a settembre 2015 l’inflazione annuale era del 141,5% e secondo il Fondo Monetario Internazionale il PIL quest’anno crollerà al -8%.

La penuria alimentare è il problema maggiore. Per molti nutrirsi è complicato. Circa il 12% della popolazione salta un pasto principale al giorno. Oggi, ad esempio, in questa scuola per pranzo si mangiano delle crepes di patate dolci. Per molti bambini sarà l’unico pasto della giornata.

“Ho chiesto ad alcune madri – racconta Carmen García, cuoca della scuola – se i loro figli avevano mangiato qualcosa e c‘è chi mi ha risposto ‘tutto quello che ho ottenuto è stato del sapone, vedrò di riuscire a scambiarlo con qualcos’altro”.

Il baratto o la rivendita come soluzione. Altrimenti lavorare la terra quando i prezzi degli alimentari diventano inaccessibili. Gli orti sui tetti di Caracas iniziano a proliferare. Il governo pretende che entro il 2019 coprano il 20% del fabbisogno alimentare.

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