A Istanbul sono stati identificati gli attentatori suicidi che si sono fatti saltare in aria all’aeroporto Ataturk del 28 giugno scorso.
A Istanbul sono stati identificati gli attentatori suicidi che si sono fatti saltare in aria all’aeroporto Ataturk del 28 giugno scorso. I loro passaporti sono stati trovati in un appartamento di Istanbul che avevano affittato circa un mese prima dell’attacco: si tratta di un cittadino dell’Uzbekistan, uno del Kirghizistan e uno della repubblica russa del Daghestan. Gli inquirenti hanno ipotizzato la dinamica della strage che ha fatto almeno 43 vittime: i tre kamikaze sarebbero arrivati in taxi al terminal internazionale dove si sarebbero separati: uno diretto agli arrivi del Gate A, uno alle partenze e il terzo in un parcheggio vicino. Il piano sarebbe sfumato dopo lo scontro a fuoco con la polizia. I terroristi avevano pianificato di prendere in ostaggio il maggior numero possibile di persone e farsi saltare in aria con loro.
Secondo Ankara i tre sono legati allo “Stato Islamico”, anche se nessuna rivendicazione è arrivata dal gruppo terrorista capeggiato da Abu Bakr al-Baghdadi. A 36 ore dalla notte del terrore, la polizia turca ha compiuto diversi blitz nella periferia di Istanbul: 13 persone sono state fermate, 9 turchi e 4 stranieri. Tutti a vario titolo coinvolti nelle attività di preparazione della strage.
Turkey arrests 13 IS suspects over deadly Istanbul airport attack https://t.co/HrW5BOobS7 via
yahooNewsUK</a></p>— AFP news agency (
AFP) 30 giugno 2016
Gli inquirenti dovranno fare luce sulle tante ombre che restano mentre monta in Turchia la polemica sulle falle della sicurezza davanti a una minaccia dell’Isil data come imminente.
— Istanbul Airport (@istanbulairport) 30 giugno 2016