La trasformazione dei film americani trova in “Captain fantastic” un nuovo tipo di ipocrisia.
La trasformazione dei film americani trova in “Captain fantastic” un nuovo tipo di ipocrisia. Viggo Mortensen veste i panni del capofamiglia, forse un ex mormone col piglio hippy e la grande caravan di chi è andato a vivere nella foresta. Tuttavia alla morte della madre delle sue figlie si torna in città per i funerali. L’impatto col mondo reale condanna questo padre che alleva cosi’ le ragazze.
Questo quadretto domestico incarna l’ideale statunitense del riconquistato buon selvaggio, un balla coi lupi collettivo che strizza l’occhio alle teorie di Noam Chomsky.
“Captain Fantastic” ha debuttato con successo al Sundance Film Festival e ha vinto il premio per la miglior regia nella sezione Un certain regard di Cannes 2016. Attualmente è in distribuzione internazionale.