Addio a Bud Spencer, l'attore è morto a 86 anni

Addio a Bud Spencer, l'attore è morto a 86 anni
Di Claudio Rosmino
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Addio Bambino, Bomber, Bulldozer, Banana Joe, Charleston, Big Man….

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Addio Bambino, Bomber, Bulldozer, Banana Joe, Charleston, Big Man…. Addio a Bud Spencer e alle decine di personaggi che ha interpretato in 50 anni di cinema e televisione. Da ex nuotatore a comparsa cinematografica e poi star internazionale in coppia con Terence Hill e da solo.

Bud Spencer, 86 anni, era Carlo Pedersoli, italianissimo, anche se non tutti lo sapevano fuori dal suo paese. Tanto amato e apprezzato nel mondo quanto poco considerato in Italia dall’intellighenzia del cinema. A tributargli gli onori che si meritava c’erano i suoi fans, tantissimi e di tutte le età. Ancora oggi si davano appuntamento sulla sua pagina Facebook per lasciargli migliaia di messaggi affettuosi.

Bud Spencer, da solo e in coppia con Terence Hill, ha rappresentato una delle facce migliori dell’italianità. Con una ricetta semplice e pulita hanno conquistato la notorietà internazionale, inventato un genere e avuto diritto a tentativi di imitazione. “Lo chiamavano Trinità” è stato il primo film a superare il miliardo di lire di incassi nella storia del cinema italiano prima dell’euro; record anche del numero di ingressi e di permanenza nelle sale.

I loro film assicuravano ancora buoni dati di ascolto, a riprova che era una comicità sana e divertente, anche se non così elaborata come quella di un Totò o di un Sordi. Ma Bud aveva un pregio: era il giustiziere buono. Con lui i cattivi perdevano sempre. E le risate erano assicurate. Senza volgarità, in modo innocente.

Nella vita privata è stato uno dei pochi attori ad essere coerente con la sua immagine pubblica. Marito fedele e padre di famiglia, mai uno scandalo o un comportamento fuori dalle righe. Un gigante buono e giusto, nella vita privata e nella professione.

Di sé amava dire: « io non sono un attore, ma un personaggio. Terence è un vero attore ». Ma dietro quell’umiltà c’era un uomo ricco di qualità e di storie da raccontare. Ha vissuto diverse vite, fatto cento professioni, prima di imporsi come attore. Ha scritto anche canzoni, per Ornella Vanoni, Nicola Fidenco e anche sè stesso.

Proprio pochi mesi fa era uscito un album, « Futtitinne », che raccoglieva sue canzoni in italiano, napoletano, francese. Ed era di pochi mesi prima l’uscita del suo ultimo libro « Mangio ergo sum », bestseller in Germania, paese che gli ha sempre riservato onori e affetto.

Chi scrive si era ripromesso di intervistarlo in autunno, per parlare del suo album e di quella fantastica carriera iniziata con il suo primo film da protagonista 50 anni fa. Un’intervista che gli avevamo già chiesto attraverso il figlio Giuseppe quattro anni fa, ma che non aveva potuto concederci a causa di una forte influenza.

Forse era destino di non incontrarci, caro Bud. Il giornalista ripone senza successo il suo microfono. Rimane invece l’affetto di quel bambino che non si perdeva nessuno dei tuoi film, al cinema o in televisione, anche alla centesima replica. Sei stato l’amico, il fratello e il papà forte dei bambini di varie generazioni e nazionalità.

Te ne sei andato in silenzio, circondato dalla tua famiglia, mentre l’Italia del calcio stava facendo vibrare il Paese nella sfida con la Spagna. Sono sicuro che lassù ti avranno già preparato una Dune Buggy, rossa con la capottina gialla. Perché si sa, altrimenti ti arrabbi…

Ciao Bud!

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