Dopo una prima giornata all’insegna dell’inno giapponese, il Grand Prix di judo di Budapest viene dominato in gran parte dagli europei.
Dopo una prima giornata all’insegna dell’inno giapponese, il Grand Prix di judo di Budapest viene dominato in gran parte dagli europei. L’ungherese Krisztian Toth delizia il suo pubblico con un successo, tra gli uomini -90 kg. Il 22enne ha la meglio per due waza-ari sullo sloveno Mihael Zgank.
Suona l’inno russo, nella categoria -81 kg, dove a trionfare è Ivan Nifontov. Il bronzo olimpico coglie il primo successo nel circuito mondiale, imponendosi sul tedesco Sven Maresch, messo al tappeto con un kesa-gatame per wazari-awasette-ippon.
Michael Korrel si mette al collo la medaglia d’oro, tra gli uomini -100 kg. L’olandese, bronzo europeo, ha la meglio in finale sull’argento asiatico, Soyib Kurbonov. L’uzbeco viene sconfitto per waza-ari, dopo un drop seoi-nage al golden score.
Passando alle donne, il Venezuela conquista il suo primo oro in un Grand Prix, grazie a Elvismar Rodriguez. La 19enne judoka sconfigge la tedesca Laura Vargas Koch, nella categoria -70 kg. Fatale per la teutonica il kesa-gatame della sudamericana.
Chiudiamo con il successo a stelle e strisce, tra le donne -78 kg, di Kayla Harrison. La statunitense, campionessa olimpica e numero 1 del mondo, vince per il secondo anno consecutivo a Budapest, battendo la slovena Anamari Velensek, per yuko.