Spagna: presunto dossieraggio dell'esecutivo contro opposizione

Spagna: presunto dossieraggio dell'esecutivo contro opposizione
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Vigilia di elezioni avvelenata in Spagna.

PUBBLICITÀ

Vigilia di elezioni avvelenata in Spagna. Gli indipendentisti catalani hanno chiesto le dimissioni del ministro degli interni di Madrid Jorge Fernandez Diaz dopo la pubblicazione di una sua conversazione del 2014 con il capo dell’antifrode di Barcellona, Daniel de Alfonso su possibili casi di corruzione che potevano coinvolgere leader secessionisti. La registrazione, realizzata nel ministero degli interni di Madrid, è stata pubblicata dal quotidiano di sinistra Publico, a cinque giorni dalle politiche spagnole di domenica.

Fernandez Diaz si difende: “Qui la vittima sono io e questa registrazione è stata tirata fuori a pochi giorni dalle elezioni, completamente fuori dal suo contesto. Questa è una cospirazione”.

Di tutt’altro avviso i membri dell’opposizione come il leader di Podemos, Pablo Iglesias: “È una cosa gravissima che il ministro abbia usato i suoi poteri legati a protezione e sicurezza per colpire oppositori politici. Dovrebbe presentare le dimissioni o il premier dovrebbe rimuoverlo dall’incarico”.

Stesso tenore da parte socialista: “Il ministro dell’interno dovrebbe dimettersi oggi stesso”, dice il leader del partito, “altrimenti il premier Rajoy lo sollevi immediatamente”.

Il ministero degli interni ha avviato un’inchiesta per determinare chi abbia registrato la conversazione che potrebbe costare carissima alla traballante maggioranza del partito popolare.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Spagna, la sinistra fa campagna elettorale sull'edilizia abitativa per conquistare i più giovani

Migranti, alle isole Canarie arrivano sempre più minori non accompagnati: si moltiplicano i centri

Barcellona: trattenuta nave da crociera con 1.500 passeggeri, 69 boliviani con visti Schengen falsi