È la più imponente manifestazione che si sia vista finora in Macedonia nell’ambito della cosiddetta “rivoluzione colorata”, che dura da mesi.
È la più imponente manifestazione che si sia vista finora in Macedonia nell’ambito della cosiddetta “rivoluzione colorata”, che dura da mesi.
Decine di migliaia di persone si sono riunite come di consueto davanti al Palazzo di Giustizia, per esprimere appoggio ai magistrati. E poi hanno bombardato di pietre e colori i palazzi del Governo, perché l’esecutivo non ha rispettato l’ultimatum imposto dai movimenti d’opposizione:
“Stamo protestando già da settanta giorni – dice una manifestante -, quella che stiamo facendo viene chiamata ‘rivoluzione colorata’. Abbiamo presentato delle richieste comuni, alle quali il governo non reagisce, e stiamo perdendo la pazienza e non intendiamo aspettare ancora per molto, noi non rinunciamo alle nostre richieste”.
Chiedono garanzie sulla permanenza del procuratore speciale, un tribunale ad hoc per lo scandalo delle intercettazioni e la corruzione dei politici, le dimissioni del presidente Ivanov, che aveva graziato 56 tra politici e alti funzionari coinvolti nell’intercettazione illegale di 20.000 cittadini. Decisione poi revocata, ma troppo tardi per la piazza.