Venezuela, parola ai firmatari "fantasma" del referendum contro Maduro

Venezuela, parola ai firmatari "fantasma" del referendum contro Maduro
Di Euronews
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L’opposizione venezuelana conduce una battaglia contro il tempo per ottenere il referendum di revoca dei poteri del Presidente Nicolas Maduro.

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L’opposizione venezuelana conduce una battaglia contro il tempo per ottenere il referendum di revoca dei poteri del Presidente Nicolas Maduro.

Se la consultazione non verrà organizzata entro il 10 gennaio il suo valore politico sarà annullato. Oltre quella data infatti il Capo dello Stato invece che essere destituito portando a nuove elezioni, verrebbe semplicemente sostituito dal Vicepresidente, il chavista fedelissimo Diosdado Cabello, in carica sino alla fine naturale del mandato.

Ma l’opposizione conduce anche una lotta contro le imboscate messe a punto dal governo che ha annullato 600.000 firme sulle circa 1,8 milioni presentate dall’opposizione. Il nostro inviato a Caracas Alberto De Filippis ha parlato con i firmatari ‘scomparsi’ dalla lista.

“Io ho firmato, ho firmato perchè penso al futuro di mia figlia eppure non compaio. Sono sempre stata ai banchetti di raccolta delle firme, sono all’opposizione e la mia firma non risulta” si lamenta una residente di Caracas.

Tra le firme che non sono state accettate anche quella del leader dell’opposizione Henrique Capriles, promotore della campagna referendaria. Juan Requesens, deputato del partito Primero Justicia:

“Loro sostengono che alcune firme corrispondono a persone morte, dicono che non sono valide e questo governo e il Consiglio Elettorale Nazionale sono talmente sfacciati da aver scartato delle firme perchè affermano che il testo riportava Madoro con la O invece di Maduro… Ecco alcune delle scuse inventate per abbattere il numero delle firme raccolte” spiega.

L’inviato di euronews in Venezuela Alberto De Filippis: “Una intera giornata nella capitale venezuelana a parlare con decine di persone e non ne abbiamo incontrata una a cui non sia stata annullata la firma. Ma l’opposizione non molla e promette battaglia”.

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