Mario Draghi chiede più riforme strutturali per la crescita dell'eurozona

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I Paesi dell’eurozona non devono affidarsi soltanto alla Bce per sostenere le proprie economie: da Bruxelles Mario Draghi ha di nuovo tenuto un discorso che oltrepassa le questioni di politica monetar

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I Paesi dell’eurozona non devono affidarsi soltanto alla Bce per sostenere le proprie economie: da Bruxelles Mario Draghi ha di nuovo tenuto un discorso che oltrepassa le questioni di politica monetaria chiedendo agli Stati di attuare più riforme strutturali per la crescita e l’occupazione.

Secondo il governatore della Bce gli effetti delle riforme sono visibili, ma molto altro va fatto: “Si stima che le riforme attuate dal Portogallo con il suo programma di aggiustamento abbiano ridotto il tasso di disoccupazione di tre punti percentuali fra il 2011 e il 2014. Allo stesso modo la riforma del mercato del lavoro spagnolo del 2012, da allora è stata un fattore di stimolo per la crescita dell’occupazione”.

In Portogallo la disoccupazione è al 12%, era oltre il 16% tre anni fa, ma intorno al 9% prima della crisi. Nel frattempo si è verificata la più vasta ondata di emigrazione di portoghesi dagli anni ’60 (soltanto fra il 2012 e il 2014 circa 400.000 portoghesi hanno dichiarato di vivere all’estero).

Sono circa quattro milioni quelli che vivono all’estero, quasi la metà della popolazione del Portogallo.

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