Ue: Commissione adotta nuove regole sulle lobby, la SCHEDA di Euronews

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La Commissione Ue adotta nuove regole sul metodo di selezione di esperti esterni che hanno il compito di agevolare il processo…

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La Commissione Ue adotta nuove regole sul metodo di selezione di esperti esterni che hanno il compito di agevolare il processo politico-decisionale.

Si tratta di un insieme di norme e principi – informa una nota – che hanno lo scopo di aumentare la trasparenza, evitare conflitti di interesse e regolare in modo bilanciato la rappresentanza degli interessi stessi.

Secondo il report di Transparency International “Lobbying in Europe” su 19 Paesi europei, solo 7 hanno una qualche regolazione del sistema di rappresentanza degli interessi e, in molti casi, questa regolazione è insufficiente.

Dal conto loro le lobby eruopee hanno firmato una lettera congiunta indirizzata ai vertici di Bruxelles per sostenere l’introduzione di un registro e per nuove regole sul metodo di selezione di esperti esterni che hanno il compito di agevolare il processo politico-decisionale. Si tratta di un insieme di norme e principi – informa una nota – che hanno lo scopo di aumentare la trasparenza, evitare conflitti di interesse e regolare in modo bilanciato la rappresentanza degli interessi stessi.

I soggetti iscritti al registro dovranno fornire più informazioni di prima, ad esempio il numero di dipendenti che esercitano l’attività di lobbying, le principali proposte legislative che hanno sostenuto e gli importi dei finanziamenti dell’Ue ricevuti.

Quanto sono potenti le lobby a Bruxelles?

Transparency International dice che Bruxelles è la seconda più grande città del mondo per numero di lobbysti e il sistema attuale rende difficile monitorare la loro attività.

Fare Lobby è un lavoro controverso. L’anno scorso, per esempio, è emerso che i funzionari della Commissione europea tenevano segreti gli incontri con i lobbisti del tabacco che fanno pressione per ottenere leggi migliori per la loro industria.

I lobbisti hanno avuto 4.318 incontri con la Commissione eruopea tra dicembre 2014 e giugno 2015, il 75% di questi appuntamenti riguardava interessi aziendali.

Cosa dicono i lobbisti?

Tre organizzazioni che rappresentano consulenti, avvocati e esperti di affari pubblici a Bruxelles, chiedono un cambio nella gestione dei rapporti con l’Unione europea

Nella lettera esprimono il loro sostegno a un registro obbligatorio.

Cosa significa un registro obbligatorio delle lobby?

Iscrivendosi al registro per la trasparenza, le lobby si impegnano a rispettare un codice di condotta comune che li obbliga, ad esempio, a fornire sempre la propria identità e quella della società per cui lavorano e ad astenersi dall’ottenere informazioni in modo disonesto. Sono contemplati altresì un meccanismo di denuncia e misure da applicare in caso di violazione del codice di condotta.

Il registro non si limiterà più a contenere dati riguardanti i lobbisti tradizionali, ma la sua funzione si estenderà anche a studi legali, ONG, think tank, insomma a qualunque organizzazione o professionista autonomo che operi per influenzare l’elaborazione e l’attuazione della politica dell’Ue.

Il punto di vista di Transparency International

Daniel Freund, responsabile dei rapporti con l’Ue di Transparency International ha detto a Euronews: “I lobbisti hanno capito che l’autoregolamentazione non è riuscita e sostenere un sistema che obbliga ad applicare a tutti le stesse regole e norme di trasparenza. Nel sistema attuale è spesso il più trasparente che finisce sotto i riflettori, non coloro i quali mantengono le loro attività ben nascoste”.

“In questo tempo in cui si registra un calo di fiducia nelle istituzioni europee, è di vitale importanza per Bruxelles di rimanere leader di trasparenza, apertura e integrità”, ha concluso Freund.

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