Il dolore di Louisville, la città di Muhammad Ali, per la perdita del "Più Grande"

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Di Euronews
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Louisville piange la perdita del “Più Grande”, portato via da una malattia, il morbo di Parkinson, che lo affligeva da trent’anni.

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Louisville piange la perdita del “Più Grande”, portato via da una malattia, il morbo di Parkinson, che lo affligeva da trent’anni. Muhammad Ali era nato in questa città del Kentucky il 17 gennaio del 1942. Addio non solo al re della Boxe ma anche a un simbolo per il movimento di liberazione dei neri negli Stati Uniti negli anni Sessanta.

“È una persona leggendaria. È stato un esempio per centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. È la persona che ha fatto per lo sport, per la boxe di più di chiunque altro. Esprimo il mio profondo cordoglio alla sua famiglia. E voglio dire che Muhammad Ali è ancora vivo. Il suo spirito, le sue idee restano nel nostro cuore “, ha detto il campione di boxe ucraino Vitaly Klitschko.

Anche il Congo celebra l’ex campione del mondo dei pesi massimi e medaglia d’oro alle Olimpiadi estive del 1960 a Roma. A Kinshasa tutti ricordano lo storico match del 30 ottobre 1974 ribatezzato la “rissa nella giungla”, tra l’allora campione in carica George Foreman e lo sfidante Muhammad Ali.

“La Boxe è diventata famosa in Congo grazie a lui, ha spinto tanti giovani verso il pugilato e ha accesso i riflettori sul Congo, chiamato Zaire all’epoca”, dice un pugile

Foto e frasi celebri in onore del più grande della boxe invadono i social media.

Float like a butterfly, Ali. May your wings take you to even greater heights #RIPMuhammadAlipic.twitter.com/XogZQHWNFZ

— Foster The People (@fosterthepeople) 4. Juni 2016

“Don't count the days. Make the days count.” #RIPMuhammadAlipic.twitter.com/mtNzrsO79K

— James (@J16James) 4. Juni 2016

#RIPMuhammadAli Legend pic.twitter.com/glOQJFpYWd

— Knean (@Clean_Knean) 4. Juni 2016

Tutti ricordano il combattente che “volava come una farfalla e pungeva come un’ape”.

“Float like a butterfly, sting like a bee. The hands cant hit what the eyes cant see.” MuhammadAli</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/RIPMuhammadAli?src=hash">#RIPMuhammadAli</a> <a href="https://t.co/zntoKfSRCr">pic.twitter.com/zntoKfSRCr</a></p>&mdash; Scott Eddy ✈ (MrScottEddy) 4. Juni 2016

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