Spagna: tira il turismo, cala la disoccupazione

Spagna: tira il turismo, cala la disoccupazione
Di Alfredo Ranavolo
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Meno di 4 milioni i senza lavoro, per la prima volta da sei anni. Un dato che può influire sul voto del 26 giugno.

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Il turismo spinge il mercato del lavoro spagnolo, che ha visto un calo senza precedenti a maggio degli iscritti alle liste di disoccupazione, quasi 120.000. Un terzo dei quasi 200.000 nuovi posti è stato creato da alberghi e ristoranti.

Secondo i dati dell’“Ine”:http://www.ine.es/en/welcome.shtml, l’Istituto nazionale di statistica, per la prima volta da sei anni il numero dei senza lavoro è sensibilmente al di sotto dei 4 milioni (3.890.000 per la precisione). La situazione è in costante miglioramento nel Paese iberico, anche se il tasso di disoccupazione rimane superiore al 20 per cento.

Aver trovato o meno lavoro potrà essere un discrimine nella scelta del voto del 26 giugno, al quale si è giunti dopo vani tentativi di formare un governo, visto lo stallo seguito a quelle del 20 dicembre 2015. Che potrebbe riproporsi identico, pur con qualche variazione nelle percentuali dei quattro attori principali (i tradizionali popolari e socialisti e i nuovi Podemos e Ciudadanos).

Un miglioramento dell’occupazione può essere un vantaggio per chi negli ultimi anni ha governato, ovvero il Partito popolare di Mariano Rajoy, che pure dall’ultima tornata elettorale era uscito con una risicata maggioranza relativa, ma gli esclusi dalla ripresa economica degli ultimi tre anni sono ancora tantissimi. Ed è proprio il malcontento generalizzato che ha dato origine ai nuovi movimenti che si sono rapidamente imposti. E il tasso di disoccupazione spagnolo è ancora il secondo più alto d’Europa.

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