Falluja. L'Isil al contrattacco. I civili usati come scudi umani

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Di Lilia Rotoloni
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Il sedicente Stato islamico impedirebbe alla popolazione di partire

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L’Isil sta contrattaccando all’assalto sferrato lunedì dall’esercito regolare iracheno per riprendere il controllo di Falluja.

Il giorno dopo la conquista di un primo avamposto nel quartiere meridionale di Nuaimiya, le truppe sono riuscite a respingere l’assalto ma diversi soldati sarebbero rimasti feriti.

L’Isil avrebbe disposto cecchini nei punti sensibili e avrebbe fatto costruire dei tunnel per prendere di sorpresa l’esercito.

Nella città sono intrappolati almeno 50mila civili allo stremo. Il sedicente Stato islamico utilizzerebbe centinaia di famiglie come scudi umani e starebbe assassinando tutti quelli che si rifiutano di combattere.

All’interno della città, sotto assedio da giorni, si segnalerebbero anche incidenti fra civili.

C‘è preoccupazione anche per ciò potrebbe avvenire una volta Falluja liberata. In questa località a maggioranza sunnita, gli odi interconfessionali potrebbero esplodere all’arrivo delle milizie sciite che accompagnano l’avanzata dei curdi e dei soldati di Baghdad. Proprio per scongiurare il bagno di sangue che potrebbe derivare da regolamenti di conti personali, sarebbero in corso trattative.

Falluja è caduta nelle mani dell’Isil nel gennaio del 2014. insieme a Mosul è stata, da allora, il principale punto di appoggio dell’Isil in Iraq.

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