Un tribunale argentino condanna l’ex presidente Reynaldo Bignone a vent’anni di carcere per la sparizione di un centinaio di persone durante la famigerata operazione…
Un tribunale argentino condanna l’ex presidente Reynaldo Bignone a vent’anni di carcere per la sparizione di un centinaio di persone durante la famigerata operazione Condor.
Si trattava di un’operazione segreta negli anni 70 e 80 fra regimi militari sudamericani, con ingerenze statunitensi, per liberarsi di opponenti politici.
Molti attivisti in Argentina, Uruguay, Brasile, Cile, Paraguay e Bolivia scomparirono nel nulla.
Per i familiari delle vittime è la luce in fondo al tunnel: “Ci sono decine di famiglie cilene sparse oggi in diversi paesi del mondo che attendevano questa sentenza e che adesso hanno la speranza che si cominci a conoscere la verità e si possa avere giustizia dopo quanto accaduto in Argentina”.
La sentenza è storica perché per la prima volta si dimostra che il piano Condor non era solo una leggenda complottista, ma un piano organizzato e coordinato fra diverse cancellerie sudamericane. L’indagine è iniziata quando, nel 1992 in Paraguay, furono scoperti quasi per caso gli archivi dettagliati di queste operazioni fra Paesi.