La crescita mondiale è una priorità urgente.
La crescita mondiale è una priorità urgente. È questo il punto che ha trovato concordi tutti i leader dei G7 riuniti per due giorni in Giappone.
Nel documento finale si esplicita la preoccupazione per un’economia che non decolla: “Il terrorismo e la crisi dei rifugiati pesano sull’economia globale, complicandone gli sviluppi – si legge. E ancora: “La politica monetaria da sola non basta per portare a una crescita forte”.
I G7 quindi si sono impegnati a far avanzare le riforme strutturali per spingere alla crescita. Ma l’inquietudine sul futuro dell’Unione Europea, con il referendum nel Regno Unito e lo spettro di una Brexit pesa come una spada di Damocle: “Un rischio per la crescita globale”, dicono.
“Con l’aggiunta dei G7 alla lista delle organizzazioni internazionali che vogliono che il Regno Unito rimanga all’interno dell’Unione Europea – precisa il nostro inviato, James Franey – è chiara la posizione dei leader mondiali sul referendum di giugno. Quello che è meno chiaro, almeno pubblicamente, è il loro piano B nel caso i britannici decidano di lasciare l’UE”.