Russell Banks ha un incubo: Donald Trump

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Di Paolo Alberto Valenti
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LESLEY ALEXANDER, euronews: Se amate i romanzi che affrontano ambiti selvaggi – che esplorano temi forti come tossicodipendenza, alcolismo, violenza – allora Russell Banks è probabilmente lo scritto

LESLEY ALEXANDER, euronews:
Se amate i romanzi che affrontano ambiti selvaggi – che esplorano temi forti come tossicodipendenza, alcolismo, violenza – allora Russell Banks è probabilmente lo scrittore che fa per voi. Famoso a livello internazionale questo premiato autore americano è inoltre attivista di sinistra e osservatore critico di quel che accade sulle due sponde dell’Atlantico.

Russell Banks benvenuto a Global Conversation.

LESLEY ALEXANDER: Come mai lei è attratto dagli ambiti oscuri della vita e da personaggi marginali? Questi cosa raccontano di lei?

Russell Banks, scrittore: Prima di tutto credo di scrivere non di una minoranza o di aspetti nascosti nel quadro piu’ ampio della società ma della maggioranza delle persone. Molte esitenze hanno lati oscuri ed è questo lato oscuro che controlla le loro vite in modo straordinario…confesso di avere una visione un po’ cupa del mondo. Mi piace dire che ‘Il cane feroce morde sempre e vince sempre’, è inevitabile, credo, nella vita.

Biografia: Russell Banks

  • Nato il 28 marzo, 1940 a Newton, Massachusetts, USA.
  • Autore prolifico di romanzi e racconti ma anche di versi e storie vere.
  • Vincitore di diversi riconoscimenti è stato due volte finalista al Premio Pulitzer.
  • L’opera è stata tradotta in 20 lingue. Fra i titoli ‘Continental Drift’, ‘Affliction’, ‘The Sweet Hereafter’, ‘Rule of the Bone’, ‘Cloudsplitter’ e ‘Lost Memory of Skin’.
  • Sua quarta moglie è la poetessa Chase Twichell

LESLEY: Tutto questo è legato alla sua dura infanzia? Ho letto un po’ della sua situazione familiare. Lei ha scontato gravi difficoltà da bambino, non è vero?

Russell Banks, scrittore: Si’, tutto è avvenuto fra il 1940 e il 1950. La mia vita in famiglia è stata marchiata dall’alcolismo e l’abbandono. Mio padre ci abbandono’ quando avevo 12 anni. Ero il più grande di quattro figli, allevati in povertà, a quel punto da una madre single … Dalla piu’ tenera età, mi sentivo emarginato e mi immedesimavo in altri che si sentivano come me, emarginati per via del colore della loro pelle, o per la sessualità, il loro orientamento sessuale, l’insieme delle loro relazioni. Così per me non è stato difficile identificarmi con loro.

LESLEY: La scrittura per lei è una forma di terapia o pensa che questa sia una semplificazione?

Russell Banks, scrittore: Si’, perchè se è una forma di terapia non ha funzionato!

LESLEY: Neanche un po’?

Russell Banks, scrittore: No, neanche un po’. Si sa che cos‘è, è una rigorosa disciplina. So che quando scrivo sono migliore rispetto a quando non scrivo. E sono piu’ onesto rispetto a quando non scrivo. Penso di essere una persona gentile.

LESLEY: Una cosa molto importante per lei è la libertà di parola, la libertà di espressione. Le è capitato di essere a Parigi nel gennaio 2015, subito dopo i terribili attacchi terroristici a Charlie Hebdo. Ripensandoci adesso quali sono i suoi ricordi di quel periodo?

Russell Banks, scrittore: E ‘stato un crimine odioso contro l’umanità e mi sono sentito esattamente come mi ero sentito a New York … ero a New York il 9/11 nel 2001, troppo grave, vidi le torri andar giù. E’ stata un’esperienza molto simile stare a Parigi in questo momento e vedere e partecipare a questo diffuso sentimento di dolore, rabbia e paura.

LESLEY: Lei parla della paura e so che desiderava molto venire a Lione per il Forum Internazionale del Romanzo ma pare che molti dei suoi colleghi americani siano preoccupati se devono venire in Europa a causa della minaccia alla sicurezza.

Russell Banks, scrittore: E’ ridicolo.

LESLEY: Ha esitato nel venire qui?

Russell Banks, scrittore: Certo che no.

Russell Banks, scrittore: Statisticamente è folle questo sentimento di ansia e paura. Se ti senti terrorizzato il terrorismo ha vinto. E mi rifiuterei di rimanere a casa per questo motivo.

LESLEY: Una cosa sicura su entrambe le sponde dell’Atlantico sono i contraccolpi politici con l’ascesa del populismo e del nazionalismo. Siamo animali politici. Come non percepire ciò che avviene in Austria, in Francia, nel Regno Unito e negli Stati Uniti con Donald Trump, naturalmente, sulla cresta dell’onda?

Russell Banks, scrittore: Negli Stati Uniti, sia a sinistra che a destra … a sinistra con Bernie Sanders e a destra con Donald Trump, stiamo assistendo a un rigurgito di paura, la paura dell’altro, della gente la cui lingua o il colore della pelle o la religione è diversa dalla maggioranza. C‘è anche ansia per la situazione economica. Per la prima volta negli Stati Uniti, le persone sono consapevoli che fondamentalmente l’uno per cento della popolazione controlla l’economia.

LESLEY: Lei ha firmato on line la petizione ‘StopHateDumpTrump’ insieme a decine di migliaia di altri comuni cittadini americani e di alcuni nomi famosi … Jane Fonda, Danny Glover…

Russell Banks, scrittore: I soliti sospettati!

LESLEY: Quanto crede sia pericoloso Donald Trump se fosse eletto a novembre, e quante possibilità ci sono che lo sia?

Russell Banks, scrittore: A, penso che sia una possibilità molto concreta e B, penso che sarebbe incredibilmente pericoloso. Credo che sia un maniaco frustrato che soffre di un disturbo della personalità con un enorme narcisismo. E ‘un manipolatore e in televisione è bravissimo, è amorale, temerario, ignorante.

LESLEY: Possiamo dire che lei è molto schietto!

Russell Banks, scrittore: No, penso che sarebbe stato…direi l’idea di Donald Trump alla guida dell’esercito americano, il Dipartimento di Stato, dell’economia americana è, per me, un incubo.

LESLEY: Un incubo…giusto per vedere il contraltare, abbiamo parlato di Bernie Sanders, mi sono imbattuto in questo affascinante articolo che lei sa è stato scritto negli anni Ottanta 1980…

Russell Banks, scrittore: 1986, si’.

LESLEY: Era sindaco, un sindaco di provincia, allora. Ha trascorso del tempo con lui e ciò che è più interessante per me è il modo in cui lo descrive sembra proprio quello che è adesso!

Russell Banks, scrittore: Non sorprende, non è minimamente cambiato da allora.

LESLEY: Lo immagina come il futuro presidente?

Russell Banks, scrittore: Per niente!

LESLEY: Lei lo sostiene?

Russell Banks, scrittore: Si, ho votato per lui, nello stato della Florida. Ho votato per lui alle primarie. E gli ho mandato un assegno di 25 dollari in modo che potessi essere fra quei milioni di contribuenti di cui potersi vantare!

LESLEY: Per tornare alla sua scrittura. Ha un nuovo progetto? O qualcosa da finire? Un nuovo libro diverso dagli altri. Di che si tratta?

Russell Banks, scrittore: Ebbene una delle cose che non ho mai fatto finora è stato scrivere su di me … questo è un po’ un libro di memorie che guarda al passato di un uomo di 76 anni, il corso della sua vita, e a un aspetto che riguarda la sua vita coniugale. Sono stato sposato quattro volte e ho divorziato tre volte quindi è un tentativo per capire com‘è che le cose siano andate cosi’. Com‘è che è finita cosi’ per me stesso e per gli altri!

LESLEY: E potete dirci quello che è l’incipit del libro, perchè è un classico!

Russell Banks, scrittore: La prima frase spiega quello che è il libro e dice: “Un uomo che è stato sposato quattro volte ha un sacco di spiegazioni da dare”.

LESLEY: E su questo non ci piove. Grazie per essere stato con noi a Global Conversation. Grazie”.

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