Gli ultimi incidenti nei cieli egiziani

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Di Alfredo Ranavolo
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Il dirottatore che voleva rivedere ex moglie e figli, l'aereo russo esploso per una bomba. E quell'incidente ancora senza una vera risposta 12 anni fa.

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Mentre si attende ancora di sapere cosa sia accaduto al volo Parigi-Il Cairo, un rapido escurs su altri eventi di varia natura che hanno due comuni denominatori: gli aerei e l’Egitto.

Basta risalire a meno di due mesi fa per ritrovare il nome di EgyptAir nelle cronache. In quel caso si era trattato del dirottamento di un volo interno tra Alessandria e Il Cairo, che fu deviato, invece, sulla città cipriota di Larnaca.

Si era pensato a un atto terroristico ma erano, in realtà, gli strascichi di un amore finito male. Una volta atterrati, il dirottatore aveva liberato gran parte degli ostaggi. Poi si era arreso e fu arrestato. Si scoprì che la cintura esplosiva indossata da Seif Eldin Mustafa, questo il suo nome, era falsa.

L’uomo, un egiziano di 59 anni, voleva vedere la sua ex moglie e i quattro figli, che vivono a Cipro.

La bomba sull’aereo russo

Rimanda all’Egitto anche una catastrofe avvenuta il 31 ottobre. In quel caso è ormai acclarato si sia trattato di un atto terroristico, nonostante proprio dal Cairo, in un primo momento, si fosse provato a negare.

Un Airbus A321 della compagnia Metrojet esplose a causa di una bomba, uccidendo tutti i 224 occupanti del velivolo.

Proveniva dalla località balenare di Sharm el Sheikh per riportare dei turisti a Mosca. I suoi resti finirono, invece, sulle alture del monte Sinai. L’attentato fu rivendicato dal ramo egiziano dell’Isil, le cui azioni si sono incrementate negli ultimi mesi, anche se dirette principalmente contro le forze di sicurezza del Paese nordafricano. Il 16 novembre, poi, la conferma ufficiale della Russia sulla presenza a bordo di una bomba.

L’incidente nel Mar Rosso

Fu un incidente, invece, 12 anni fa, a costare la vita a 135 passeggeri, quasi tutti francesi, e 13 membri dell’equipaggio di un Boeing 737 della compagnia aerea Flash Airlines (fallita un mese dopo), finito nel Mar Rosso dopo essere decollato, anch’esso, da Sharm el Sheikh. Avvenne il 3 gennaio del 2004.

Pure in quell’occasione si pensò, inizialmente, a un atto terroristico. Ma, dopo il difficoltoso recupero a 1.000 metri di profondità della scatola nera, l’ipotesi fu esclusa. Le inchieste dell’aviazione civile egiziana e dell’autorità internazionale per la sicurezza del volo non diedero esito univoco. È probabile, comunque, che si sia trattato di errore umano.

Fino a quello del 31 ottobre scorso, si era trattato dell’evento con il maggior numero di vittime avvenuto nei cieli egiziani.

L’ultimo incidente mortale che coinvolse EgyptAir risale al maggio 2002, quando un Boeing 737 si schiantò in una collina, mentre si dirigeva all’aeroporto di Tunisi.

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