È morto Marco Pannella, eroe della lotta per i diritti civili

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Di Euronews
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È morto Marco Pannella.

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È morto Marco Pannella. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni e ieri era stato ricoverato in una clinica di Roma. Grande protagonista della politica italiana e di mille battaglie civili, dal divorzio ai diritti dei detenuti, Pannella aveva appena compiuto 86 anni.

Marco, all’anagrafe Giacinto, Pannella è stato tra i fondatori del Partito Radicale dei Democratici e dei Liberali, la formazione politica promossa dalla sinistra liberale fuoriuscita dal Partito Liberale Italiano, e raccolto intorno al settimanale, diretto da Mario Pannunzio, Il Mondo.

Lunghissima la sua carriera politica, è stato deputato dal 1976 al 1992, Marco Pannella è stato anche uno dei protagonisti della fase di transizione tra la prima e la seconda Repubblica.

È stato uno dei primi a parlare in Italia dei metodi di lotta nonviolenta (come scioperi della fame, disobbedienze civili, sit-in, ecc.) sulla scia dell’insegnamento di Gandhi.

Ha praticato decine di scioperi della sete e della fame, con l’intenzione di affermare la legalità o, secondo le sue parole, il “diritto alla vita e la vita del diritto”.

Grande sostenitore dello strumento referendario, nel corso di tre decenni, ha promosso la raccolta di quasi cinquanta milioni di firme necessarie alla promozione delle varie campagne.

Su Twitter e Facebook il cordoglio e il ricordo di tante persone, tra cui il capo del governo Matteo Renzi (che lo ha ricordato come “un protagonista straordinario della vita, non solo politica, italiana e transnazionale”), del presidente del Senato Pietro Grasso e del cantante Vasco Rossi che lo aveva incontrato solo pochi giorni fa.

Un protagonista straordinario della vita non solo politica italiana. E transnazionale, verrebbe da aggiungere. #ciaomarco#MarcoPannella

— Matteo Renzi (@matteorenzi) 19 maggio 2016

Dobbiamo molto a #MarcoPannella, uomo forte e appassionato, protagonista della nostra storia e delle battaglie per i diritti civili.

— Pietro Grasso (@PietroGrasso) 19 maggio 2016

Venerdì alle ore 15 l’apertura della camera ardente a Montecitorio. Poi nella notte in via di Torre Argentina si terrà una veglia al partito radicale. Tra sabato e domenica la salma arriverà nella città natale di Teramo, dove la camera ardente resterà aperta fino alle 15.

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