Essaouira e il Festival di musica Gnawa: un matrimonio che si rinnova anche quest’anno nel dedalo di vie e piazze della città marocchina affacciata
Essaouira e il Festival di musica Gnawa: un matrimonio che si rinnova anche quest’anno nel dedalo di vie e piazze della città marocchina affacciata sull’Atlantico.
Wolfgang Spindler, euronews: “Benvenuti a Essaouira. Come ogni anno, si sta svolgendo il tradizionale corteo dei musicisti Gnawa che apre il festival: un richiamo per alcuni dei più grandi musicisti al mondo che vengono qui per incontrarsi e suonare insieme”.
La musica Gnawa, che ha origine nella regione sub-sahariana del Sahel, è considerata l’antenata del blues, del soul, del jazz e anche del rock and roll.
In occasione dei cosidetti “concerti fusion”, musicisti internazionali sono invitati a suonare insieme ai Maâlem, i maestri della musica Gnawa.
E’ il caso del batterista statunitense Jeff Ballard, noto per le sue collaborazioni con artisti del calibro di Ray Charles, Pat Metheny e Chick Corea.
Al suo fianco qui a Essaouira, Mohamed Kouyou, proclamato Maâlem ad appena 23 anni: “Oggi in molti conoscono la musica Gnawa, non è più un segreto. E’ tutto chiaro, è come il jazz”.
Jeff Ballard: “Mi sono imbattuto per la prima volta nella musica Gnawa 15 anni fa e mi è entrata dentro. Mi è stata subito familiare, anche se non la conoscevo. Per me, è qualcosa di naturale”.
Il Jeff Ballard Trio incarna l’idea di un gruppo nato dall’incontro tra artisti con differenti culture musicali: oltre al leader, californiano, il chitarrista, Lionel Loueke, è originario del Benin, mentre il sassofonista Miguel Zenòn viene da Porto Rico.
Vengono dal Mali i Songhoy Blues, una band che ha suonato con il Maâhlem Abdeslam Alikane, che è anche il direttore artistico del festival.
I Songhoy Blues si sono formati a Bamako, dove si rifugiarono nel 2012, quando gruppi islamici radicali presero il controllo del nord del Paese, imponendo un governo basato sulla rigida interpretazione della sharia.
Al Mali e a uno dei suoi musicisti più celebri, Ali Farka Touré, è particolarmente legato anche Abdeslam Alikane.
Spindler, euronews: “Sul palco c’era una buona intesa”.
Alios Touré: “Certo, è la stessa cultura, la stessa energia: che soffia sullo stesso deserto”.
euronews: “Ci sono dei talenti?”
Abdeslam Alikane: “Non te ne sei accorto? Allora non hai visto niente. Era da tanto tempo che non suonavo con musicisti del Mali. Ma questa volta è stato il Mali a venire da noi”.
Non poteva mancare un omaggio a Doudou N’diaye Rose, il celebre percussionista senegalese deceduto l’anno scorso a 85 anni. Dodici dei suoi figli sono stati invitati a suonare a Essaouira insieme a musicisti locali, nello spirito dello scambio che è proprio al festival.
Neila Tazi Abdi, fondatrice e direttrice del Festival di Essaouira: “Non siamo nello show business. Questa è una manifestazione che celebra la musica. E’ un laboratorio di sperimentazione artistica, musicale, per artisti provenienti da orizzonti diversi. Con tutti gli artisti che sono venuti a Essaouira negli ultimi 19 anni, possiamo dire di avere tanti ambasciatori nel mondo, che conservano di questo festival ricordi straordinari, che hanno vissuto esperienze intense e che ne parlano nel loro ambiente. Questo è il modo migliore per rendere credibile il nostro progetto”.
Spindler, euronews: “La musica Gnawa era stata quasi dimenticata, ma grazie a questo festival ha ora riacquistato una presenza solida sulla scena musicale internazionale”.