L'inviato dell'Onu a Idomeni: "Europa miope sui migranti"

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La Grecia fa il possibile, ma su profughi e migranti l’Europa è in clamoroso ritardo. Lo ha detto Francois Crepeau, inviato delle Nazioni Unite, nel

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La Grecia fa il possibile, ma su profughi e migranti l’Europa è in clamoroso ritardo. Lo ha detto Francois Crepeau, inviato delle Nazioni Unite, nel corso del suo sopralluogo a Idomeni.

Secondo Crepeau la detenzione di migranti e soprattutto di minori è permessa solo in caso di documentato pericolo, ma è una soluzione adottata in diversi paesi.

“C‘è una miopia di fondo a livello dell’Unione europea. Serve una strategia molto più strutturata e di lungo termine; una strategia sul fenomeno migratorio da qui a dieci o venti anni, sulle facilitazioni o sulla liberalizzazione dei visti, sulla circolazione attraverso le frontiere”.

Con la tensione in netta crescita negli hotspot, l’inviato dell’Onu ha espresso critiche all’accordo con la Turchia sui rimpatri: “è stato un passo avanti, ma non garantisce le soluzioni necessarie ai migranti”.

Su di loro, ha aggiunto, pesa piuttosto la mancanza di informazioni su questioni cruciali e l’incertezza assoluta del loro futuro.

Francois Crepeau ha infine sottolineato le cattive condizioni di vita negli hotspot e nei campi.

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