Cervo e storione: questi gli ingredienti principe del concorso europeo di quest’anno. A sceglierli la nazione ospite, l’Ungheria. È il Bocuse
Cervo e storione: questi gli ingredienti principe del concorso europeo di quest’anno. A sceglierli la nazione ospite, l’Ungheria. È il Bocuse d’Oro Europa 2016. E Budapest l’ha fatta da padrone a tutti i livelli. Il re dei cuochi si chiama Tamás Széll ed è ungherese. Dietro di lui, la Norvegia e la Svezia.
“Questo risultato è il frutto di tanti tanti anni di lavoro“ ha detto ai microfoni di euronews il vincitore.
Ad affrontarsi a Budapest per la competizione europea sono state 20 Nazioni, rappresentate ciascuna da un cuoco. Per l’Italia c’era Marco Acquaroli.
Il Bocuse d’Oro è nato nel 1987 per volontà di uno dei pilastri della ristorazione francese, Paul Bocuse, detentore delle Tre Stelle per 50 anni consecutivi nel suo ristorante alle porte di Lione.
Jérome Bocuse, Presidente onorario della competizione, figlio di Paul: “Questa è una gara tra veri chef, non è un reality” spiega. “È una vera competizione, come una gara sportiva, tutto avviene in diretta, sotto gli occhi del pubblico”.
La vittoria al Bocuse d’Oro di Tamás Széll è un fiore all’occhiello per tutta l’Ungheria. “La gastronomia ungherese non si limita al Gulash” commenta la corrispondente di euronews a Budapest, Beatrix Asboth. “Organizzare una competizione come la finale europea del Bocuse d’Oro è un grande successo in sè, ma nel caso dell’Ungheria c‘è una vittoria supplementare. Per la prima volta nella storia del Bocuse d’Oro, è il Paese organizzatore ad aver fornito gli ingredienti principali per entrambe le portate”.