Nuova riunione dell’Eurogruppo dedicata alla Grecia a Bruxelles. La posta in gioco è alta, ma poche le possibilità di arrivare a un accordo.
Nuova riunione dell’Eurogruppo dedicata alla Grecia a Bruxelles. La posta in gioco è alta, ma poche le possibilità di arrivare a un accordo. I ministri delle finanze dell’Eurozona devono decidere se sbloccare una nuova tranche da 5 miliardi di euro, parte degli 86 miliardi del terzo piano di salvataggio. Al centro della riunione anche la richiesta avanzata dal FMI di avviare le discussioni sulla ristrutturazione del debito ellenico, considerato non sostenibile.
“Inizieremo le discussioni sul debito” ha annunciato il Commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici “Abbiamo già chiarito la nostra disponibilità a parlare di un alleggerimento del debito e di una sua potenziale ridiscussione, ma a condizione che le riforme approvate da Atene siano credibili”.
A quasi un anno dal controllo dei capitali e dalla quasi uscita del Paese dalla moneta unica, la Grecia torna a rischio default. Il Parlamento di Atene ha approvato in extremis nella notte tra domenica e lunedì un nuovo pacchetto di misure di austerità.
In arrivo aumento di tasse dirette e indirette, ma anche l’Iva che dal 23 passa al 24%. Salgono anche Irpef e i redditi più alti vedono inasprita la tassa di solidarietà. Le misure hanno già provocato una sommossa di piazza e la rivolta dell’opposizione, ma potrebbero non essere sufficienti a convincere i creditori internazionali che a Tsipras chiedono 3,6 miliardi di tagli.