Si è chiusa a Baku la tre giorni dedicata al Grand Slam di judo. In campo maschile Beka Gviniashvili si è confermato uno dei talenti emergenti. Il
Si è chiusa a Baku la tre giorni dedicata al Grand Slam di judo. In campo maschile Beka Gviniashvili si è confermato uno dei talenti emergenti. Il 20enne georgiano non ha patito il passaggio di categoria dai -90 ai -100 e in finale ha impiegato appena 36 secondi a battere l’ungherese Miklos Cirjenics con un perfetto ura-nage.
Nella categoria sotto i 90 chili l’oro è andato allo svedese Marcus Nyman. In finale lo svedese si è imposto sul serbo Aleksandar Kukolj immobilizzando l’avversario. Lo svedese sarà una delle teste di serie ai prossimi Giochi mentre il serbo con i 300 punti conquistati si è praticamente assicurato un biglietto per Rio.
Successo ucraino nella categoria sopra i 100 chilogrammi. In finale Iakiv Khammo ha battuto l’olandese Roy Meyer realizzando un waza-ari nel corso del golden score.
Finale tutta olandese nella categoria femminile sotto i 78 chili. Guusje Steenhuis si è aggiudicata l’oro per il secondo anno consecutivo approfittando del ritiro della connazionale Marhinde Verkerk. Le due continuano così il loro serrato testa a testa per aggiudicarsi il posto in palio per i Giochi.
Non si è disputata neanche la finale della categoria sopra i 78 chili, dove il forfait per un problema alla schiena della cinese Song Yu, campionessa del mondo in carica, ha regalato l’oro alla giapponese Kanae Yamabe.
Il suo nome è Karl-Richard Frey, è tedesco e a Baku era la testa di serie numero uno della sua categoria. E’ lui il protagonista del nostro spazio dedicato alla sopresa della giornata e all’azione più spettacolare. Frey aveva cominciato la sua giornata con due spettacolari ippon contro Koster e Mamedov. Il tedesco si è però fatto eliminare, tra la sorpresa generale, dall’ungherese Cirjenics nei quarti di finale.