Grecia: proteste contro la riforma delle pensioni, in piazza anche i migranti

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Di Euronews
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Ad Atene, una protesta dei migranti si è inserita nella giornata di manifestazioni indette dai sindacati per chiedere il ritiro della prevista

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Ad Atene, una protesta dei migranti si è inserita nella giornata di manifestazioni indette dai sindacati per chiedere il ritiro della prevista riforma delle pensioni.

«Aprite i confini, aprite le città» è stato lo slogan degli stranieri.

La polizia ha presidiato la zona e bloccato alcune strade.

Mentre il governo afferma che le riforme creeranno un sistema più equo, ponendo fine a decenni di favoritismi, in piazza lavoratori, disoccupati e pensionati la pensano diversamente.

“Siamo giovani e non possiamo accettare queste politiche – afferma Liana Korobili, insegnante disoccupata -. Non abbiamo previdenza sociale, copertura sanitaria, salari decenti e la maggior parte di noi non ha neanche un lavoro. Non si riesce a vivere così. Non si può vivere nel 21esimo secolo con le condizioni di lavoro del 19esimo.”

“Non ricevo soldi dai miei genitori da molto tempo” riferisce il 17enne Yiorgos Papadopoulos. “Ora, se loro subiscono altri tagli ai loro stipendi e pensioni, non so come sopravviveremo. La maggior parte dei miei amici proviene da famiglie povere. Facciamo fatica a coprire le spese per i bisogni primari.”

La manifestazione è avvenuta poche ore prima del voto in parlamento sulle riforme previdenziali e fiscali chieste dai creditori ad Atene per sbloccare la seconda tranche del piano di aiuti internazionali e alla vigilia dell’atteso incontro dell’Eurogruppo.

Apostolos Staikos, corrispondente di euronews da Atene, osserva: “Il governo definisce necessarie le riforme, ma i lavoratori sostengono che, nel giro di pochi anni, le pensioni si ridurranno a mance. Agli occhi della gente, Syriza sta percorrendo la strada dell’austerità e dei tagli. La politica applicata da tutti i governi precedenti.”

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