Ci sono anche tre giornalisti fra i sei condannati a morte nel processo per spionaggio contro Mohammed Morsi, al Cairo. Per l’ex presidente egiziano
Ci sono anche tre giornalisti fra i sei condannati a morte nel processo per spionaggio contro Mohammed Morsi, al Cairo. Per l’ex presidente egiziano e altri 4 imputati la sentenza è stata rinviata al 18 giugno.
Due fra i giornalisti giudicati colpevoli in contumacia, Alaa Omar Mohamed Sablan e Ibrahim Mohamed Hilal, lavorano per al-Jazeera, la televisione con sede in Qatar, Paese al centro del caso giudiziario.
Tutti gli 11 imputati sono infatti accusati di aver venduto all’intelligence di Doha documenti riservati sulla sicurezza dell’Egitto.
Le richieste di pena capitale – come previsto dalla legge – passano adesso all’esame del Gran Muftì, che esprimerà un parere non vincolante.
Si tratta del quarto processo contro l’ex leader dei Fratelli Musulmani, organizzazione messa al bando in Egitto: in altri tre casi separati Morsi è stato condannato a morte per un’evasione di massa di militanti della Fratellanza dal carcere durante la rivoluzione del 2011, all’ergastolo per spionaggio a favore di Hamas, Hezbollah e l’Iran, e a 20 anni per l’arresto e la tortura di oppositori.