Manovre diplomatiche per ristabilire la tregua ad Aleppo

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Di Lilia Rotoloni
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La diplomazia si muove su più fronti per tentare di fermare il bagno di sangue ad Aleppo. Il ministro degli esteri tedesco Franck-Walter Steinmeier

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La diplomazia si muove su più fronti per tentare di fermare il bagno di sangue ad Aleppo. Il ministro degli esteri tedesco
Franck-Walter Steinmeier ha ricevuto a Berlino l’omologo francese Jean-Marc Ayrault, l’inviato dell’Onu per la Siria Staffan De Mistura e l’emissario di una delle opposizioni siriane Riad Hijab.

Prima dell’incontro il ministro francese ha detto:

Ad Aleppo è in atto una tragedia terribile con tante vittime – ha detto Hayrault – e di questo il regime di Damasco porta l’intera responsabilità, a causa della rimessa in discussione del cessate il fuoco.

La Lega araba si è riunita su richiesta del Qatar e ha fatto uscire un comunicato di condanna delle violenze ad Aleppo, chiedendo che i responsabili vengano chiamati a rispondere davanti alla giustizia internazionale.

Anche il Consiglio di sicurezza ha in programma una riunione.

L’obiettivo di tutti è tornare alla tregua che era stata deciso a Ginevra.

Ma cominciano ad apparire dei distinguo. Per esempio sul fatto di far rientrare nell’accordo di tregua anche il Fronte Al Nusra.

Per i russi è da considerare alla stregua dell’Isil, visto che è affiliato ad Al Qaida, mentre per altri protagonisti della partita siriana, dovrebbe essere risparmiato, in funzione anti Assad.

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