La crescita economica oltre le attese registrata dalla zona euro nel primo trimestre? Meglio non abituarsi. A parlare sono gli analisti dopo l’ondata
La crescita economica oltre le attese registrata dalla zona euro nel primo trimestre? Meglio non abituarsi. A parlare sono gli analisti dopo l’ondata di cifre deludenti pubblicate mercoledì. Si parte con le vendite al dettaglio, la cui frenata è stata peggiore delle previsioni: -0,5% a marzo, con i consumatori che hanno stretto la cinghia su tabacco, alimentari e bevande.
Breaking! #Eurozone retail sales fall more than expected (-0.5%) in March. YoY +2.1%, comfortably beating the US. pic.twitter.com/KR3xLOQNFo
— jeroen blokland (@jsblokland) 4 de maio de 2016
Difficile, dunque, che nell’attuale trimestre il Pil di Eurolandia riesca a replicare il +0,6% di espansione visto a inizio anno. Se il lato della domanda piange, quello dell’offerta non ride: l’indice definitivo dell’attività economica di aprile ha confermato un rallentamento. Il settore privato, e in particolare i servizi, crescono ancora, ma non a un ritmo particolarmente dinamico. E le aziende continuano a ridurre i prezzi, segno che l’inflazione resterà sotto pressione ancora a lungo.
Latest #PMI results suggest that #eurozone remains in low gear at start of second quarter https://t.co/MUVsxuXObcpic.twitter.com/1KJfDLJTDz
— Markit Economics (@MarkitEconomics) 4 de maio de 2016