L’Unione Ciclistica Internazionale ha aperto le porte del suo quartiere generale, ad Aigle, in Svizzera, per mostrare al mondo intero il nuovo
L’Unione Ciclistica Internazionale ha aperto le porte del suo quartiere generale, ad Aigle, in Svizzera, per mostrare al mondo intero il nuovo sistema ‘‘anti-doping-tecnologico’‘. Un sistema che, attraverso un tablet svela se, nel telaio di una bicicletta, ci sia o meno un mini motore.
“Per effetturare questo test servono un tablet e un adattatore, che creano un campo magnetico. Si misura la resistenza, rilevando quindi l’eventuale presenza di materiale ferroso, come un motore o una massa solida”, spiega il direttore tecnico dell’Uci, Mark Barfield.
La pecca di questo sistema, utilizzato già su 2500 biciclette da inizio 2016, è che funziona esclusivamente a bici ferma.