Re Felipe VI ha firmato il decreto che scioglie il parlamento. È l’atto formale che porterà la Spagna di nuovo al voto il 26 giugno. Si è rivelato
Re Felipe VI ha firmato il decreto che scioglie il parlamento. È l’atto formale che porterà la Spagna di nuovo al voto il 26 giugno. Si è rivelato impossibile, infatti, trovare un accordo di coalizione dopo le elezioni politiche del 20 dicembre. Un inedito, dice il presidente del parlamento Patxi Lopez :
È la prima volta nella nostra storia democratica che non siamo stati in grado di trovare una maggioranza di governo. Spero che questi quattro mesi ci abbiano insegnato qualcosa.
scommesse tattiche sul voto anticipato
Il premier uscente Mariano Rajoy, dei popolari, ha lamentato una sorta di conventio ad excludendum contro il suo partito, malgrado la maggioranza relativa.
Il leader socialista Pedro Sanchez si è arrischiato a un incarico esplorativo, senza successo. Pablo Iglesias di Podemos cerca intese con gli ex comunisti di di Izquerda unida.
L’altro partito rivelazione di questo nuovo sistema quadripartitico uscito dalle elezioni di dicembre Ciudadanons, di ispirazione liberale, non ha voluto accettare la proposta di accordo che giungeva dai socialisti.
Insomma tutti hanno puntato al voto anticipato con la speranza di guadagnare ulteriori consensi, si vedrà a fine giugno per chi sarà stata una scommessa vincente.