Corea del Sud: sterilizzatori mortali, preso a schiaffi dirigente Reckitt Benckiser

Corea del Sud: sterilizzatori mortali, preso a schiaffi dirigente Reckitt Benckiser
Di Salvatore Falco
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Un dirigente della multinazionale farmaceutica Reckitt Benckiser viene schiaffeggiato nel corso di una conferenza stampa a Seul. Ad attaccarlo i

PUBBLICITÀ

Un dirigente della multinazionale farmaceutica Reckitt Benckiser viene schiaffeggiato nel corso di una conferenza stampa a Seul.

Ad attaccarlo i parenti delle vittime provocate da uno sterilizzante per condizionatori commercializzato nel 2011 dall’azienda britannica. Il prodotto causava lesioni polmonari permanenti e spesso mortali.

La conferenza stampa ha segnato la prima ammissione di colpa da parte della società dal 2011. Secondo il governo sudcoreano, almeno 92 persone hanno perso la vita.

“Il comitato dei familiari delle vittime e i gruppi ambientalisti non accettano le scuse da parte della Oxy – dice all’esterno dell’hotel che ospitava la conferenza stampa, Lim Heung-Kyu, responsabile del ‘Centro per l’ambiente e la salute dei cittadini asiatici’ – In Corea del Sud si sta diffondendo a macchia d’olio il boicottaggio contro la Oxy e riteniamo che le scuse di oggi siano un tentativo di evitare il boicottaggio”.

Il mese scorso, il ramo sudcoreano della multinazionale ha istituito un fondo umanitario equivalente a oltre 4 milioni di euro in aggiunta a quello, dello stesso ammontare, istituito nel 2014.

L’azienda che produce un noto antidolorifico è stata processata e multata anche in Australia, perché i prodotti commercializzati per dolori specifici erano in realtà identici.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Corea del Sud, accoltellato al collo il leader dell'opposizione: Lee Jae-myung in ospedale

Lukoil, morto "all'improvviso" il vicepresidente del colosso petrolifero russo

Morte Navalny: il mondo ricorda il dissidente, quasi 400 arresti in Russia