Siria: l'Onu chiede l'aiuto internazionale per ripristinare un cessate il fuoco

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Di Euronews
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Rinforzare e riportare la tregua in Siria. L’Onu ci crede ancora e chiede l’aiuto di Stati Uniti e Russia. Staffan de Mistura, l’inviato Onu, ha

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Rinforzare e riportare la tregua in Siria. L’Onu ci crede ancora e chiede l’aiuto di Stati Uniti e Russia.

Staffan de Mistura, l’inviato Onu, ha raccomandato al Consiglio di sicurezza di organizzare quanto prima un incontro del Gruppo internazionale per il sostegno per la Siria, cui parteciano 17 paesi,

“Questo round di negoziati è stato messo in ombra dalla deteriorazione del cessate il fuoco”.

Staffan de Mistura ha chiuso mercoledì scorso il terzo round di negoziati senza riuscire a raggiungere un accordo tra le parti.

Punto cruciale dei colloqui: la fine del periodo Assad e la gestione del periodo di transizione che traghetterà il Paese fuori dal caos.

La settimana scorsa, il gruppo di opposizione ufficiale, l’Alto comitato dei negoziati, aveva abbandonato i colloqui accusando il regime di violare la tregua.

Lo scorso 11 febbraio, promossa da Russia e Stati Uniti a Monaco di Baviera, si teneva una conferenza internazionale per cercare di fermare le ostilità sul terreno.

Il 27 febbraio, il presidente americano annunciava la tregua in Siria, si diceva scettico ma aggiungeva: anche nelle migliori condizioni, la violenza non terminerebbe subito”.

La tregua ha comunque permesso che centri come Moahmiyeh potessero essere raggiunti dagli aiuti umanitari.
Un sollievo per la popolazione messa allo stremo dalla guerra.

Il 15 marzo, Mosca cominciava il ritiro dei propri cacciabombardieri, impegnati sul fronte siriano dallo scorso settembre. L’intervento russo è stato provvidenziale per le forze del regime di Assad, che hanno retto il colpo sferrato dalle forze d’opposizione da un lato e dall’Isis dall’altro.

Il 13 aprile, Bashar al Assad indiceva elezioni generali. Lo stesso giorno iniziavano i negoziati a Ginevra che avrebbero dovuto decidere sul futuro siriano con o senza lui,
mettendo fine a cinque anni di guerra.

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