Una ventina di persone sono state arrestate ieri a Costa Mesa, nel sud della California, per i disordini provocati a margine delle proteste contro
Una ventina di persone sono state arrestate ieri a Costa Mesa, nel sud della California, per i disordini provocati a margine delle proteste contro Donald Trump.
Gruppi di manifestanti hanno vandalizzato un’auto della polizia e bloccato la circolazione nei pressi del centro congressi in cui il candidato alle primarie repubblicane teneva il suo comizio.
Dopo le vittorie di martedì in cinque Stati americani, Trump ha iniziato a fare campagna in California, tappa fondamentale nella corsa per l’investitura del partito in vista delle elezioni presidenziali.
Qui i repubblicani si esprimeranno il 7 giugno e una netta vittoria consentirebbe a Trump di conquistare i delegati che ancora gli mancano per scongiurare il rischio di contestazioni alla Convention di luglio.
Ma Costa Mesa ha ricordato al miliardario che il cammino verso la Casa Bianca è irto di ostacoli. In questa cittadina di 100mila abitanti – un terzo dei quali ispanici – non tutti apprezzano la sua retorica anti-immigrazione. E glielo hanno fatto capire, ispirandosi anche alle proteste delle Femen.