Dopo due anni di raffreddamento delle relazioni sono tornati a incontrarsi a Bruxelles gli ambasciatori dei Paesi Nato e della Russia. L’alleanza
Dopo due anni di raffreddamento delle relazioni sono tornati a incontrarsi a Bruxelles gli ambasciatori dei Paesi Nato e della Russia. L’alleanza atlantica aveva sospeso le relazioni con Mosca dopo l’annessione della Crimea. In cima all’agenda dei lavori la situazione in Ucraina e l’implementazione finale degli accordi di Minsk. Per il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, l’incontro è un segnale positivo, ma le divergenze restano ancora molte.
“La Nato e Russia hanno disaccordi
profondi e persistenti. L’incontro di oggi non ha cambiato le
cose. Per gli alleati della Nato non si pu� tornare alla
cooperazione pratica se la Russia non torna a rispettare il
diritto internazionale” ha dichiarato Stoltenberg.
Al centro della riunione anche la situazione in Afghanistan e la necessità di adottare una strategia contro la minaccia terroristica. Gli ambasciatori di Nato e Russia hanno anche discusso dell’incidente della scorsa settimana quando un areo da ricognizione statunitense è stato intercettato da un caccia russo nel Mar Baltico, che ha compiute manovre definite avventate. Per Mosca si è trattato di un avvertimento a non sconfinare in quella che è definita una sua area di competenza.
Il vice segretario della Nato Alexander Vershbow ha definito l’incontro “un tentativo di ristabilire il dialogo, e non di normalizzazione dei rapporti”. Per il rappresentante russo Alexander Grushko “Non è ancora possibile pensare di ritornare al cosiddetto business as usual”. A meno fin quando l’Alleanza Atlantica non la smetterà di blaterare della mitica minaccia militare russa. Entrambe le parti ammettono comunque che l’incontro ha rappresentato una svolta”.