Palmira: il lento ritorno alla vita della città libera dall'Isil

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Vogliono riprendersi le loro case e le loro vite, ripartire da dove tutto si è fermato ormai quasi un anno fa. Famiglie intere, donne e bambini

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Vogliono riprendersi le loro case e le loro vite, ripartire da dove tutto si è fermato ormai quasi un anno fa. Famiglie intere, donne e bambini, tornano a Palmira. La città della Siria centrale è stata strappata il 27 marzo scorso dalle forze del regime di Damasco al controllo dei jihadisti dello Stato Islamico che l’hanno occupata per dieci mesi. Secondo gli esperti ci vorranno cinque anni per ricostruirla.

In città vanno avanti i lavori per ripristinare i servizi di base. “Ho lasciato la mia abitazione circa undici mesi fa, in questo periodo abbiamo vissuto a Homs.Torneremo qui non appena le utenze e i servizi, come acqua e luce, saranno ripristinati. Se l’elettricità fosse stata già riattivata, non andrei a Homs”, spiega un uomo.

Prima di lasciare la città patrimonio dell’Unesco, i jihadisti dello “Stato Islamico” hanno seminato migliaia di mine. Oltre 30 chilometri di strada e 182 ettari dell’antica città sono stati già bonificati: disinnescate quasi 3mila mine antiuomo e ordigni esplosivi.

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