Il presidente bulgaro Plevneliev: "La mancanza di solidarietà potrebbe affossare l'UE"

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Di Euronews
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La Bulgaria resta in prima linea per far fronte alla crisi dell’immigrazione in Europa. Più di 12 anni fa il paese ha aderito alla NATO e in seguito

La Bulgaria resta in prima linea per far fronte alla crisi dell’immigrazione in Europa. Più di 12 anni fa il paese ha aderito alla NATO e in seguito all’Unione Europea, nonostante la lunga alleanza con la Russia. Da non dimenticare tuttavia le critiche a Mosca per la crisi in Ucraina. In una recente visita a Kiev, il presidente Rosen Plevneliev è stato premiato come “Personaggio dell’anno”. Per Global Conversation lo abbiamo incontrato nel suo ufficio a Sofia.

Signor Presidente, grazie per essere qui con noi su Euronews. Questo premio è per il suo ‘contributo a favore alla difesa dell’integrità e della sovranità dell’Ucraina’. La Russia tuttavia continua a dire no a una possibile adesione di Kiev all’UE.

Rosen Plevneliev: “Certo che mi preoccupa il comportamento della Russia- non solo riguardo la crisi ucraina, ma in generale. Vediamo una Russia che dice di avere grandi ambizioni essendo una potenza mondiale, con sfere di interesse che devono essere rispettate. Questa è una politica sbagliata che ci rimanda al 19° secolo. Le nazioni non devono essere forti solo per i loro eserciti e le armi nucleari. Nel 21° secolo le nazioni dovrebbero essere forti per il successo delle persone.”

Biografia: Rosen Plevneliev

  • Rosen Plevneliev è nato il 14 maggio 1964 a Gotse Delchev in Bulgaria.

  • Ha studiato presso l’Università Tecnica di Sofia, laureandosi in Ingegneria Informatica.

  • Fondatore di IRIS International LTD, tra il 1990 e il 1998 è stato CEO dell’azienda dove ha gestito oltre 80 progetti di costruzione in Germania.

  • E’ stato nominato Ministro dello Sviluppo Regionale e dei Lavori Pubblici dopo le elezioni parlamentari bulgare nel luglio del 2009.

  • Plevneliev è stato eletto Presidente della Bulgaria dopo le elezioni nell’ottobre 2011.

  • Dal 22 gennaio 2012 è ufficialmente il quarto presidente bulgaro democraticamente eletto.

Andrei Beketov, euronews: “Tra i precedenti vincitori troviamo Papa Giovanni Paolo II, il presidente polacco, quello della Georgia e della Lituania, un ex capo della NATO, il senatore americano John McCain. Come ci si sente a essere nello stesso gruppo?”

Rosen Plevneliev: “Io voglio essere un amico di tutti. Anche della Russia. Amo Tchaikovsky e la sua musica, amo Dostoevskij e le sue opere. Amo la cultura russa. Noi amiamo il popolo russo. Ma non possiamo essere d’accordo – in quanto democratici- con il Cremlino che sta violando il diritto internazionale e l’ordine internazionale. Non possiamo appoggiare i conflitti congelati.”

Andrei Beketov, euronews: “La Russia è stata un mercato molto importante per la Bulgaria. Ora è in vigore l’embargo imposto dopo le sanzioni della UE. Una perdita anche per voi?”

Rosen Plevneliev: “Si abbiamo perdite significative. Basta guardare l’agricoltura o il turismo nostrano. La Bulgaria si schiera a favore delle sanzioni. Ma dobbiamo prendere decisioni politiche coraggiose per prevenire l’instabilità futura, al di là dei soldi.”

Andrei Beketov, euronews: “Cosa ne pensa della sicurezza energetica?”

Rosen Plevneliev: “Noi dipendiamo moltissimo dalle forniture di gas russo. Ma stiamo lavorando su delle alternative. Vedremo quando sarà finita l’interconnessione delle reti di gas tra Bulgaria e Romania. Abbiamo anche fatto un accordo con la Grecia. Uno dei fattori principali per l’integrazione è proprio l’unione energetica europea.”

Andrei Beketov, euronews: “L’Ucraina le ha consegnato il premio per ‘il rispetto dei valori europei’ come la solidarietà e l’umanità. Il suo Paese accettarebbe i migranti secondo le quote proposte dall’UE?”

Rosen Plevneliev: “Concordiamo su una formula per la ridistribuzione dei migranti e li accoglieremo. Contribuiremo per una soluzione europea comune.”

Andrei Beketov: “Human Rights Watch” ha segnalato respingimenti, abusi alle frontiere, violenze verso i richiedenti asilo’.”

Rosen Plevneliev: “Se arriveranno altri segnali – non solo da Human Rights Watch, ma anche dalle Nazioni Unite per i rifugiati – le istituzioni bulgare prenderanno in seria considerazioni questi fatti.”

Andrei Beketov, euronews: “Lei è a favore dell’accordo tra UE e Ankara che prevede l’accelerazione del processo di adesione e di liberalizzazione dei visti per la Turchia?”

Rosen Plevneliev: “Non è possibile garantire la sicurezza se ti costruisci e vivi dentro un castello con grandi mura ma non ti interessi a ciò ti circonda. Questa è una strategia sbagliata.”

Andrei Beketov, euronews: “D’accordo, ma state costruendo un recinto di filo spinato lungo il confine con la Turchia.”

Rosen Plevneliev: “La Bulgaria sta costruendo – solo parzialmente – una sorta di recinzione temporanea, è solo qualcosa di temporaneo.”

Andrei Beketov, euronews: “Che cosa significa per voi aderire alla zona Schengen mentre esistono queste misure temporanee?”

Rosen Plevneliev: “Resto fermamente contrario alla costruzione di muri tra gli Stati membri europei. Schengen è il sogno di 500 milioni di europei di viaggiare senza confini.”

Andrei Beketov, euronews: “I migranti sono molto spesso scoraggiati dai problemi interni della Bulgaria. Il suo è il paese più povero dell’UE. La Commissione europea continua a puntare il dito sulle battute d’arresto nella lotta contro la corruzione o contro il crimine organizzato’.”

Rosen Plevneliev: “La Bulgaria ha fatto un notevole progresso. Il PIL pro capite di 15 anni fa era al 27% della media. Sì è vero siamo i più poveri. Ma oggi il nostro PIL è al 47%.”

Andrei Beketov, euronews: “Ma i bulgari emigrano..”

Rosen Plevneliev: “Non posso trattenere il mio popolo, la gente è libera. Certo teniamo relazioni molte strette con i nostri cittadini all’estero. Il paese si sta sviluppando, si sta modernizzando – è quello che stiamo facendo in Bulgaria. Torneranno a casa.”

Andrei Beketov, euronews: “I bulgari o altri europei dell’Est, i lavoratori intendo, sono trattati in modo diverso in Germania o in Gran Bretagna dai locali.”

Rosen Plevneliev: “Le divisioni stanno prendendo diverse forme. La crisi migratoria sta dividendo l’Unione Europea tra Occidente e Oriente. I paesi occidentali dicono di essere democrazie consolidate ma, dopo, non concordano con alcuni dei paesi dell’est che non sono disposti ad accettare i rifugiati’. Se tuttavia si guarda al debito e alla crisi economica, gli Stati europei potrebbero essere divisi tra Nord e Sud. Non importa di quale divisioni parliamo, la più grande crisi che ci distruggerà potrebbe essere la crisi morale, la mancanza di solidarietà all’interno dell’Europea, dimenticare chi siamo e dimenticare la storia.”

Rosen Plevneliev: “Prima poi qualcosa accadrà. L’integrazione europea è il processo di modernizzazione per ristabilire lo stato di diritto, combattere la corruzione e creare istituzioni che servono le persone e non gli oligarchi. Questo è quello che voglio vedere in Ucraina.”

Andrei Beketov: “La Bulgaria potrebbe tornare ad essere alleata della Russia se questa riacquistasse la sua forza mentre l’Unione Europea la perdesse?

Rosen Plevneliev: “Ho vissuto 25 anni sotto il comunismo. So cosa significa essere soli. So cosa significa essere solo subordinati a una potenza mondiale come l’Unione Sovietica. Non voglio che questo accada di nuovo. Voglio che la Bulgaria sia orgogliosa di essere membro dell’Unione europea. E’ l’unico modo per noi di garantire la nostra prosperità, e la nostra sicurezza.”

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