Minjoo Party con un seggio in più dei conservatori di Saenuri. Nessuno ha la maggioranza assoluta.
Sorpasso all’ultima curva. In Corea del Sud il Minjoo Party ha ottenuto 123 seggi contro i 122 dell’ormai ex partito di maggioranza Saenuri. Il rafforzamento dell’opposizione è dimostrato anche dai 38 parlamentari del Partito del popolo, nato da una costola del Minjoo.
Così il leader del primo partito, dopo i risultati, Kim Chong-In.
“È giusto che il governo sia punito dal voto, dato che non riesce a risolvere i problemi delle condizioni del popolo. Questo è il potere del voto, più forte di quello di un proiettile”.
La sconfitta per i conservatori di Saenuri è giunta inattesa, anche alla luce dei primi risultati diffusi, che lo davano in arretramento ma non sorpassato.
Il suo presidente Kim Moo-Sung, una volta giunto l’esito ufficiale, ha dichiarato: “lascio la guida del partito, prendendomi tutte le responsabilità di questa schiacciante sconfitta. Vorrei ringraziare i membri del nostro partito e la gente che ci supporta”.
Ora si aprono scenari complessi. Per la ricerca di una maggioranza fra i 300 parlamentari, che sostenga il governo. E anche per la successione della presidente Park Geun-hye, per la quale si voterà nel dicembre del 2017, con elezione diretta.
È la prima volta in 16 anni che il partito al potere perde
la maggioranza alle elezioni di metà mandato. Per l’azione dell’esecutivo sarà un periodo di grande incertezza, dai risvolti imprevedibili visto che molti provvedimenti di riforma, molto controversi, rischiano la bocciatura dell’aula.
Gli analisti del Paese asiatico affermano che è stato superiore alle aspettative il disappunto mostrato dall’elettorato concernente le disparità sociali, la situazione economica e l’esasperazione dello scontro con la Corea del Nord.