Boko Haram rapiva 276 studentesse 2 anni fa. Onu: donne e bambine usate come kamikaze

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Di Andrea Neri
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A due anni dal rapimento di 276 studentesse perpetrato dagli estremisti islamici di Boko Haram, la Nigeria sprofonda sempre più nell’incubo degli

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A due anni dal rapimento di 276 studentesse perpetrato dagli estremisti islamici di Boko Haram, la Nigeria sprofonda sempre più nell’incubo degli attacchi kamikaze. Secondo la denuncia dell’Onu, donne e bambine sono costrette a farsi saltare in aria.

Il gruppo jihadista che considera aberrante il concetto stesso di educazione (Boko Haram significa “l’educazione occidentale è peccato”), ha appena diffuso un video che dimostrerebbe che diverse di quelle giovani sono ancora in vita. Esther è la madre di una delle adolescenti sequestrate:

“Quando è successo quello che è successo, francamente, mi sono sentita come se non fossi nemmeno sulla faccia della Terra. Non so se sia meglio essere ancora viva dopo aver visto quel che ho visto” racconta la donna che fa parte del collettivo Bring Back Our Girls che manifesta regolarmente ad Abuja e in altre città del Paese per denunciare l’inazione delle istituzioni e chiedere la liberazione delle giovani.

Dal 14 aprile 2014 sono ancora 219 le liceali del villaggio di Chibok (Nord-Est della Nigeria) di cui non si ha più avuto notizia. Ridotte alla schiavitù sessuale e, secondo la recente denuncia dell’Unicef, trasformate in automi, drogate o semplicemente manipolate, per essere utilizzate come kamikaze. Un fenomeno che in Nigeria, Camerun, Ciad e Niger è decuplicato dal 2014 al 2015.

Toby Lanzer, Coordinatore delle attività Umanitarie delle Nazioni Unite nel Sahel: “Quando un gruppo estremista violenta delle bambine di 7 anni e le costringe ad andare in un mercato con una bomba addosso e farsi saltare in aria….Voglio dire, è l’essenza stessa del male, non riesco ad immaginare qualcosa di più atroce. Nel Nord del Camerun ci sono stati 63 attentati suicidi in un mese, il mese di gennaio, quest’anno. E più della metà di questi kamikaze erano donne e ragazzine”.

I militanti islamici di Boko Haram a partire dal 2009 hanno moltiplicato gli attacchi contro le scuole, distruggendo il già precario sistema educativo in Nigeria e nei Paesi limitrofi. Rapimenti di massa di giovani studenti e insegnanti giustiziati sono il modus operandi del gruppo.

Ritorno nel villaggio dove Boko haram ha rapito 276 ragazze. https://t.co/GWNVfx0qnOpic.twitter.com/ES7sKeIOEY

— Internazionale (@Internazionale) 13 aprile 2016

How Boko Haram trains its female suicide bombers https://t.co/SpBKLr3lqcpic.twitter.com/SmZ9FobGht

— Newsweek (@Newsweek) 13 aprile 2016

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