Il presidente panamense replica alla Francia: "contromosse diplomatiche se ci mettono in lista nera".
Questa volta è il quartier generale panamense di Mossack Fonseca oggetto di perquisizioni, a caccia di documenti che attestino attività fuorilegge compiute dallo studio legale al centro dei “Panama papers:http://it.euronews.com/2016/04/03/panama-papers-gola-profonda-svela-segreti-mondiali-della-finanza-offshore/”.
La scorsa settimana erano state oggetto di simili perquisizioni le sedi peruviana e di El Salvador.
Uno scandalo che ha convinto la Francia a rimettere, dal 2017, lo stato centroamericano nella lista nera dei paradisi fiscali. Parigi ha chiesto all’Ocse di fare altrettanto.
La replica del presidente panamense, Juan Carlos Varela: “se il governo francese non riconsidererà la sua decisione, il governo panamense dovrà prendere misure diplomatiche, in risposta a questa posizione unilaterale del governo francese”.
Le autorità panamensi sostengono di voler collaborare con ogni inchiesta che dovesse scaturire dalla fuga di documenti, affermando che al momento non è stato individuato alcun crimine commesso da società domestiche.