Sanità greca in crisi. Riforma o collasso del sistema

Sanità greca in crisi. Riforma o collasso del sistema
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Di Jeremy Wilks
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La Grecia è in crisi. Debito pubblico, alto tasso di disoccupazione e un costante afflusso di migranti. Il tutto con forti impatti sul settore

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La Grecia è in crisi. Debito pubblico, alto tasso di disoccupazione e un costante afflusso di migranti. Il tutto con forti impatti sul settore sanitario.

La crisi della sanità greca

All’Ospedale Yenimata di Atene abbiamo incontrato la patologa Matina Pagoni e un gruppo di attivisti di un malato Christos Daramilas. “La situazione in Grecia è molto difficile. C‘è una grande carenza di personale infermieristico e medico. Ci dovrebbero essere nuove assunzioni e ulteriori finanziamenti diretti agli ospedali, in modo da potere avere materiale medico, perché fino a ora siamo sempre stati al limite”, fa notare la Dottoressa Pagoni, Presidente dell’Associazione dei medici ospedalieri di Atene e del Pireo.

Christos Daramilas è Presidente dell’Associazione greca dei malati di diabete. Ci fa notare che la mancanza di tempo è un problema enorme. Persone con malattie croniche non riescono ad avere i regolari appuntamenti nel corso di un periodo adeguato, ma devono aspettare anche 9 o 10 mesi.

Riforma radicale per evitare il collasso

Problemi che si accumulano ad altri problemi. L’ennesimo grattacapo per il governo arriva da una legge, appena approvatam che prevede l’assistenza sanitaria pubblica gratuita per il 24% dei greci disoccupati o senza assicurazione sanitaria.

Per molti un cambiamento in negativo mentre per il ministro della Sanità, Andreas Ksanthos, è una questione di principio. “L’assistenza medica è un diritto fondamentale che un moderno stato ben governato dovrebbe fornire a tutti quanti. A tutti indipendentemente dalla loro assicurazione, dall’avere un lavoro o dal livello di reddito. Sotto questo punto di vista dobbiamo insistere molto, ma credo che con questa legislazione non dovremmo potenziare il lavoro nero e l’evasione fiscale”, sottolinea il ministro Ksanthos.

Molte più persone protette ma la Grecia può permettersi questo? “Si devono completare le condizioni finanziarie per stabilizzare lentamente il funzionamento del sistema sanitario, per aggiornare i servizi e per far fronte alle spese extra che si presenteranno dopo aver cambiato questa normativa”, prosegue il ministro della Sanità.

Jeremy Wilks, euronews: “Le riforme del governo andranno avanti? O si sta solo lavorando ai margini di un sistema che ha bisogno di una revisione più incisiva? Sentiamo altre opinioni.”

Secondo l’analista Kyriakos Souliotis il Paese dovrebbe rivedere del tutto il sistema dei contributi per la sanità che il datore di lavoro versa: “Abbiamo bisogno di un grande cambiamento del sistema, ma la percezione è che si cerchi di gestire giorno per giorno questa realtà. Si dovrebbe passare ad un sistema basato su delle imposte, come nel Regno Unito o nei paesi scandinavi, perché solo così avremo la certezza di una copertura generale.”

Torniamo in ospedale. Il messaggio dei pazienti è chiaro: qualunque sia il sistema di finanziamento è necessario investire di più. “Quello che il governo dovrebbe fare nel nostro paese è essere in grado di supportare gli ospedali e dare il necessario sostegno finanziario, è sempre una questione di soldi. La mancanza di personale medico e infermieristico specializzato è quello che porterà l’intero sistema a collassare”, racconta Christos Daramilas

Per una riforma della sanità greca servirebbero almeno 5 anni, con un impatto negativo sul PIL del 6%.

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