I 124 migranti rinviati ieri dalla Grecia verso la Turchia sono stati trasferiti a bordo di alcuni autobus in una struttura sorvegliata, in attesa di
I 124 migranti rinviati ieri dalla Grecia verso la Turchia sono stati trasferiti a bordo di alcuni autobus in una struttura sorvegliata, in attesa di essere rimpatriati.
Il centro di “accoglienza ed espulsione” di Pehlivankoy, come viene definito dalle autorità turche, si trova non lontano dal confine con la Grecia e la Bulgaria.
Dalle inferriate alle finestre dell’edificio, alcuni migranti hanno gridato “No Pachistan”. I pachistani potrebbero essere infatti tra i primi a venire rimpatriati, visto che il Parlamento turco ha appena ratificato un accordo siglato a questo fine con Islamabad.
E di nazionalità pachistana erano la maggior parte dei migranti e rifugiati rinviati ieri dall’isola greca di Lesbo verso il porto turco di Dikili.
Si tratta della seconda ondata di espulsioni da lunedì, nell’ambito dell’accordo tra l’Unione europea e la Turchia che punta a scoraggiare gli sbarchi illegali sulle coste greche. Un piano duramente criticato dalle associazioni per i diritti umani e dall’agenzia Onu per i rifugiati.