Regeni: vertice magistrati fallito, "stop collaborazione" Italia richiama ambasciatore

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Renzi: "preso impegno con famiglia, con la memoria di Giulio, ma anche con la dignità di ciascuno di noi"

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Il vertice tra italiani ed egiziani sul caso Regeni si è sostanzialmente risolto in un fallimento ed ora la collaborazione tra le autorità giudiziarie dei due Paesi può considerarsi di fatto interrotta. È quanto si apprende in ambienti giudiziari di piazzale Clodio.

Delusi inquirenti ed investigatori che non hanno ottenuto quanto richiesto agli omologhi egiziani.

Il Ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, ha disposto il richiamo a Roma per consultazioni dell’Ambasciatore al Cairo Maurizio Massari. “Dopo esito incontri magistrati a Roma, Italia ha deciso formalmente di richiamare per
consultazioni l’ambasciatore #veritàpergiulioregeni”. Ha scritto il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, su twitter.

“L’Italia, come voi sapete, ha preso un impegno con la famiglia Regeni, con la memoria di Giulio ma anche con la dignità con ciascuno di noi che ci saremmo fermati solo davanti alla verità – ha poi aggiunto Renzi – È fondamentale la valutazione degli inquirenti e dei magistrati: la decisione del governo italiano è arrivata dopo l’incontro dei magistrati italiani”.

La delusione della delegazione italiana è legata dalla mancata consegna, tra l’altro, dei tabulati telefonici di una decina di utenze riconducibili ad altrettanti cittadini egiziani. Inoltre, secondo quanto si apprende , non sono state consegnate neanche le richieste “relative al traffico di celle”. Tutti elementi ritenuti indispensabili dalla Procura di Roma.

“In relazione alla richiesta del traffico di celle presentata ancora una volta dalla Procura di Roma – si legge nel comunicato stampa della procura – l’autorità giudiziaria egiziana ha comunicato che consegnerà i risultati al termine dei loro accertamenti che sono ancora in corso. La Procura di Roma ha insistito perché la consegna avvenga in tempi brevissimi sottolineando l’importanza di tale accertamento da compiersi con le attrezzature all’avanguardia disponibili in Italia”.

Nel dossier “di pochissime pagine”, un pacco di documenti che, in parte, erano già noti o erano già stati consegnati all’Italia, non ci sarebbe alcun atto giudiziario che potesse soddisfare le richieste fondamentali avanzate dagli investigatori e dagli inquirenti.

Dopo esito incontri magistrati a Roma, Italia ha deciso formalmente di richiamare per consultazioni Ambasciatore #veritapergiulioregeni

— Matteo Renzi (@matteorenzi) 8 aprile 2016

Ho richiamato a Roma per consultazioni il nostro ambasciatore in Egitto. Vogliamo una sola cosa: la verità su Giulio #Regeni

— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 8 aprile 2016

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