In primo piano i nomi di presidente e premier
La Procura di Ankara indaga sul furto di dati personali di quasi 50 milioni di cittadini Turchi. La violazione risale, probabilmente, al 2009/2010. Le informazioni comprendono la data di nascita, l’indirizzo, il numero della carta d’identità e i nomi dei genitori di 49 milioni e 600mila persone. Gli hacker hanno pubblicato i dati su un sito che si prende gioco del Presidente Recep Tayyip Erdogan.
Sul portale sono stati messi in primo piano i dossier di Erdogan, del premier Ahmet Davutoglu e dell’ex presidente Abdullah Gul.
“Il Cyber crimine è una grave minaccia per il mondo intero. La protezione dei dati personali, che è affidata allo Stato, è sempre più importante – ha detto il premier Davutoglu – In qualità di Primo ministro, i miei dati personali sono privati e importanti così come le informazioni che riguardano qualsiasi altro cittadino turco. In conclusione, adotteremo tutte le misure necessarie per proteggere le informazioni personali”.
Le prime indiscrezioni sulle dimensioni dello scandalo erano circolate 24 ore prima sulla stampa statunitense. Non è la prima volta che il Paese entra nel mirino degli hacker: nel dicembre scorso, Anonymous aveva annunciato che avrebbe continuato a lanciare attacchi ai sistemi informatici turchi.
Hacker violano database: rubati i dati di 50 milioni di turchi https://t.co/XHBDXUXaM9pic.twitter.com/jApsHecjKF
— Corriere della Sera (@Corriere) 4 aprile 2016