Cresce in Turchia movimento antimigranti: "Non vogliamo i respinti dalla UE"

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Di Alberto De Filippis
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In Turchia si va ingrandendo ogni giorno che passa il movimento che protesta contro il ritorno dei migranti dalla Grecia. Qui siamo a Dikili dove la

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In Turchia si va ingrandendo ogni giorno che passa il movimento che protesta contro il ritorno dei migranti dalla Grecia.

Qui siamo a Dikili dove la gente è scesa in strada per far sentire il proprio dissenso contro il progetto di Unione Europea ed Ankara.

I primi respinti dovrebbero arrivare questo lunedì, in provenienza dell’isola ellenica di Lesbos. Non è chiaro però dove e come verranno esattamente dislocati.

Incertezze troppo grandi che inquietano parte della popolazione come questa donna: “Non voglio pagare per le sporche politiche del governo. Siamo disposti noi a pagare l’Europa perché se li tengano. Ci dispiace dal punto di vista umanitario, non vogliamo guerre”

Ankara continua intanto a dire che nessun migrante verrà deportato verso la Siria, “cosa mai successa”, continuano le fonti ufficiali, “in 5 anni di conflitto”. Questa gente verra inizialmente accolta in quelli che vengono definiti “campi di riammissione” a Cesme e Dikili, strutture che sono già state condannate da Amnesty International. Una volta identificati i migranti verranno smistati in altre località, ma le immagini di alcuni canali televisivi hanno mostrato che al momento le strutture proprio non esistono e certamente non saranno pronte per questo lunedì.

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