Turchia: braccio armato Pkk rivendica attentato a Diyarbakir

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La milizia armata del Pkk rivendica l’attentato di giovedì a Diyarbakir, in Turchia. Nella città curda nel sud-est, l’esplosione di un’autobomba ha

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La milizia armata del Pkk rivendica l’attentato di giovedì a Diyarbakir, in Turchia. Nella città curda nel sud-est, l’esplosione di un’autobomba ha provocato la morte di 7 ufficiali di polizia e il ferimento di 27 persone. La reazione delle forze dell’ordine turche ha portato finora all’arresto di 9 persone e il premier turco, Ahmet Davutoglu, proprio da Diyarbakir avverte: “non ci faranno arretrare di un solo passo”.

“Non abbiamo mai avuto paura, non l’abbiamo e non l’avremo mai – ha aggiunto Davutoglu – Siamo sempre stati qui, siamo qui e saremo qui. Dio mi chiamerà un giorno. Io prego che mi chiami mentre sono tra i miei fratelli curdi di Diyarbakir”.

La reazione turca si estende anche al di fuori dei confini nazionali. L’aviazione di Ankara ha compiuto nuovi bombardamenti contro obiettivi del Pkk nel nord dell’Iraq, nelle regioni di Zap e Metina.

Le forze di sicurezza turche hanno ucciso o catturato oltre 5.300 ribelli curdi dall’inizio delle ostilità dallo scorso luglio. Nello stesso periodo, 355 tra soldati e poliziotti turchi hanno perso la vita.

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