Una settimana fa gli attacchi, chiuso sine die l'aeroporto di Zaventem

Una settimana fa gli attacchi, chiuso sine die l'aeroporto di Zaventem
Di Arianna Sgammotta
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A una settimana dagli attacchi che hanno fatto 35 morti per le strade della capitale belga e d’Europa regna il silenzio. Chiusa sine die la fermata

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A una settimana dagli attacchi che hanno fatto 35 morti per le strade della capitale belga e d’Europa regna il silenzio. Chiusa sine die la fermata della metropolitana di Maalbeek, dove proseguono le indagini della polizia. Fuori, attorno ai palazzi delle istituzioni europee prosegue il via vai di colleghi, amici delle vittime, ma anche di semplici cittadini, che si riuniscono per ricordare chi oggi non c‘è più.

“Sono ancora sotto shock. Sapevamo che sarebbe successo. Ora, però, è tutto reale e ci tocca da vicino” commenta un abitante del quartiere. “E’ il primo giorno di lavoro dagli attentati” racconta una ragazza belga che lavora poco lontano da Maalbeek “C‘è paura e insicurezza, e credo anche che tra i belgi, già provati dagli eventi, regni una grande delusione per come la politica sta gestendo il tutto”.

Resta inagibile l’aeroporto di Zaventem, la cui riapertura per ora è stata positicipata a data non definita. Nello scalo la direzione aeroportuale ha chiesto ai dipendenti di partecipare a un test generale per verificare lo stato dei danni e delle infrastrutture.

“La riapertura, che sarà comunque parziale, dipenderà dai test che stiamo conducendo. Al momento lo scenario previsto è quello di una riapertura in grado di accogliere circa 800 passeggeri l’ora, ovvero circa il 20, 25% di una giornata normale” spiega la portavoce dell’aeroporto Florence Muls “Fortunatamente le esplosioni non hanno intaccato la stabilità generale dell’aeroporto, dove non funzionano una parte dei banchi per il check in, l’aria condizionata, anche le vetrate sono state distrutte. Sappiamo già che ci saranno lavori importanti da fare”.

Martedì 22 marzo, pochi minuti prima delle 08.00 due kamikaze si fanno esplodere al terzo piano dell’aeroporto di Zaventem nei pressi dei banchi del check in della compagnia American Airlines, un’ora e dieci minuti dopo un’altra esplosione avviene nella metropolitana di Maalbeek nel quartiere europeo.

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