Siria, Palmira tornerà alla sua bellezza originaria: "Danni minori del previsto"

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La “Sposa del deserto”, soprannome della città siriana di Palmira, tornerà alla sua bellezza originaria. Liberata dall’Isil, sarà a partire da aprile

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La “Sposa del deserto”, soprannome della città siriana di Palmira, tornerà alla sua bellezza originaria. Liberata dall’Isil, sarà a partire da aprile oggetto di lavori di restauro che dovrebbero concludersi alla fine dell’anno. La città, che ha 4.000 anni di storia, è stata teatro di violenti scontri tra le forze fedeli al presidente Bashar al Assad e l’autoproclamato Stato islamico.

Di “danni minori del temuto” ha parlato il direttore delle antichità siriane Maamoun Abdulkarim: “Ci aspettavamo di peggio dopo la battaglia, ma l’incubo è finito e la fotografia generale ci restituisce una città in buone condizioni”.

Dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità, Palmira è restata nelle mani dei jihadisti per dieci mesi. Distrutti dall’Isil dei principali templi: quello di Baal, di cui rimane solo l’ingresso e quello di Baal Shamin, a poche decine di metri dal teatro romano della città, usato dai terroristi per le esecuzioni, filmate e diffuse via Internet.

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